- Vivace
- Largo (mi bemolle maggiore)
- Allegro
Organico: organo
Composizione: 1730 circa
Edizione: Nägeli, Zurigo, 1827
Composizione: 1730 circa
Edizione: Nägeli, Zurigo, 1827
In questa Sonata la presentazione del
tema non avviene - come in quella in mi bemolle maggiore (n. 1) - in
stile fugato; nè è più la forma della Sonata mono tematica
bipartita. Ora i temi sono due, sia nel primo che nell'ultimo tempo.
Nel Vivace (I tempo), il tema
n. 1 viene esposto con un raddoppio alla terza inferiore (per due
battute) ma non appena l'idea iniziale entra nella fase elaborativa,
le parti si dividono e procedono indipendentemente.
Alla conclusione della breve
esposizione, che avviene nella medesima tonalità del principio,
s'inizia un'altra parte con il tema n. 2; esso viene presentato prima
al soprano (in do minore), a cui risponde il tenore alla
dominante. Con una successione d'imitazioni, si giunge al tono
relativo maggiore (mi bemolle), dove viene ripreso il tema iniziale
con l'ordine delle parti invertito.
L'idea musicale si sviluppa sempre più;
i due temi vengono presentati ancora nella tonalità della dominante,
sino a che si giunge gradatamente ad un pedale di sol minore e
successivamente ad uri altro in do minore. Su entrambi i pedali
si intrecciano imitazioni e temi; l'elaborazione acquista
un'importanza sempre maggiore e conduce alla ripresa del primo tema.
Esso viene esposto esattamente come la prima volta determinando la
conclusione del tempo.
Il secondo tempo - Largo in mi
bemolle - è di forma molto libera L'idea musicale viene
continuata come un recitativo dialogato a due parti. Il tema, una
volta esposto allo inizio, non viene più ripreso durante il corso
del movimento; soltanto un elemento imitato riappare verso la fine
con il consueto scambio delle parti. Il Largo termina in
cadenza sospesa per attaccare, subito dopo, l'Allegro finale.
L'ultimo tempo è composto su due temi
ben distinti e di carattere diverso; essi sono presentati in stile
fugato.
Conclusa, in do minore,
l'esposizione del primo tema, subentra il secondo nella medesima
tonalità. Durante il corso degli sviluppi i due temi riappaiono più
volte; anzi, il primo è presentato anche sotto forma di canone
all'unisono. Il giro tonale si sofferma in fa minore, dove viene
ripreso il secondo tema al tenore e quindi la sua risposta al
soprano, in do minore. Seguono ulteriori sviluppi con
l'alternarsi dei due temi sino a che, con la ripresa, si giunge alla
chiusa.
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