Ben tornato, Maigret è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
Un uomo chiama al Quai e chiede di poter parlare con il commissario Maigret. Sta telefonando da un bistrot e dice di essere seguito da qualcuno che vuole ucciderlo. L'uomo afferma che Maigret conosce sua moglie Nine, ma prima di finire la comunicazione riaggancia per poi richiamare da un altro bar. Richiama da diversi café, fino a quando, tardi, le chiamate cessano. Quella stessa notte il suo cadavere viene ritrovato in place de la Concorde, con il volto tumefatto e irriconoscibile, accoltellato a morte. Qualcuno l'ha spinto fuori da un'auto. Viene pubblicata la sua foto sui giornali ma non vi è alcun indizio, né alcuna informazione sull'identità della vittima. Fino a quando una donna, che aveva visto una Citroën gialla sul luogo del ritrovamento, si fa avanti, e finalmente viene scoperto che l'uomo si chiamava Albert Rochain ed era il proprietario di un bistrot, il "Petit Albert" di quai de Charenton. Trovandolo vuoto, Maigret vi fa installare l'ispettore Émile Chevrier e sua moglie Irma, i quali fingeranno di essere i nuovi gestori e cercheranno di capire cosa è successo al proprietario. Quando un cliente straniero, un ceco di nome Poliensky, genera dei sospetti, il commissario lo fa seguire. Accortosi d'essere inseguito l'uomo fugge, ma correndo viene raggiunto da una pallottola, ucciso dai suoi stessi complici. Maigret individua in uno squallido albergo, l'Hôtel du Lion d'Or, il luogo dove vivevano i complici di Poliensky e la donna della banda la quale sta per partorire. Trasportata d'urgenza la donna all'ospedale, Maigret scopre che la banda è formata da cinque gangster internazionali, i cosiddetti "tueurs de Picardie" (assassini della Piccardia), capeggiati da un tale Jean Bronsky, colpevoli di una lunga serie rapine e delitti in case isolate con l'uccisione di tutti gli abitanti. Maigret li troverà uno ad uno. Bronsky, che spesso scommette alle corse di cavalli a Vincennes, viene catturato davanti alla casa della sua amante, ballerina alle Folies Bergère. Albert Rochain era stato ucciso perché frequentando le corse di cavalli aveva intuito chi fosse Bronsky.
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