01 dicembre 2025

CINEMA - ' GRANDI MAGAZZINI ' - CASTELLANO E PIPOLO

Grandi magazzini è un film commedia italiano del 1986, diretto da Castellano e Pipolo.

#Movie #History

Trama

All'interno dei Grandi magazzini (G.M.) si intrecciano vari personaggi e storie.

Evaristo Mazzetti è un addetto alle pulizie dei Grandi magazzini. Per fare un favore al collega De Rossi accetta di sostituirlo nelle mansioni lavorative, non sapendo che egli deve 30 milioni di lire ad uno strozzino di nome Puccio e che in realtà il ragazzo è il figlio dell'ingegner Gruber, proprietario dei G.M. Nell'arco della giornata Evaristo riceve due volte la visita dell'esattore mandato a riscuotere il debito: questi, ad ogni apparizione, gli provoca svariate fratture alle ossa. Il caso poi vuole che Helèna, moglie del dottor Umberto Anzellotti capo del personale, abbia scoperto che il giovane Gruber lavora sotto falso nome in qualità di commesso al reparto sanitari. Rivelata la cosa al marito, la donna lo induce a credere che il rampollo sia proprio Mazzetti; così tra un invito a pranzo ed un tentativo di seduzione da parte della signora, si combina un incontro col vero padre di Evaristo. L'arrivo a sorpresa dell'ingegner Gruber porta ad altri equivoci che causano il licenziamento dell'uomo. Sopraggiunge infine De Rossi, che nel frattempo ha saldato il debito di gioco, rivelando ai Mazzetti la sua vera identità e promettendo all'amico l'immediato reintegro. Evaristo però lo manda a quel paese, stravolto fisicamente e moralmente dalle vicissitudini della giornata.

Il direttore dei G.M., dispotico e concentrato sempre e solo sul lavoro, dopo aver trattato con freddezza per tutto il giorno la sua segretaria, la signorina Romano, a fine turno si ravvede invitando la donna prima a cena e poi a casa sua.

Corrado Minozzi è il capo della sorveglianza ai Grandi Magazzini. Richiamato all'ordine dal principale per negligenza, promette che non si farà più scappare un ladro, ma nel corso della giornata prima si fa fregare sotto gli occhi una bicicletta da un taccheggiatore, poi una radio, un abito femminile e per concludere si lascia gabbare da una coppia che fa incetta di carrelli. Infine sorprende la moglie e crede stia rubando un foulard. Presso l'ufficio del direttore la verità viene a galla: l'articolo era stato regalato da lui stesso alla consorte. Dopo aver appurato che la merce proveniva da una bancarella anziché dai Grandi Magazzini, la donna va su tutte le furie ed esce di scena inveendo contro il marito.

Fausto Valsecchi è un addetto alle consegne a domicilio dei Grandi magazzini. Durante la giornata, vessato dal suo responsabile, si trova coinvolto in diverse situazioni: una portiera non gli permette di usare l'ascensore per trasportare un pesante televisore ad una vedova inconsolabile, che poi vorrebbe trattenerlo a pranzo. Un alano finisce per assalirlo, dopodiché una coppia di rissosi coniugi lo coinvolge nella propria lite familiare. A fine giornata tuttavia giunge per lui il momento del riscatto: dopo aver effettuato l'ultima consegna presso la barca di un facoltoso ingegnere omosessuale, ne accetta l'offerta di prendere il posto del suo ex-compagno Mimì, vendicandosi così del becero capo spedizioniere.

Nicola Abatecola è un mendicante, con una gamba finta, che insieme alla figlia Assunta fa il suonatore ambulante autorizzato all'ingresso dei Grandi magazzini; nonostante la sua situazione, Nicola non si compiange anzi sorride alla vita, vendendo ai clienti dei G.M. quella che lui definisce una merce rara, l'allegria, riuscendo anche ad ottenere un lauto obolo dal direttore.

Marco Salviati è un attore sul viale del tramonto, alcolizzato e in difficoltà economiche. Accetta l'offerta del suo agente Simoni di girare uno spot per i Grandi magazzini per un milione di lire di paga. Durante le riprese Salviati cerca continuamente di bere alcolici di nascosto, fino ad ubriacarsi di champagne nella sala riunioni. Riportato sul set dal segretario di produzione Bonanni, fa imbestialire il regista cambiando continuamente la battuta. Per salvare la faccia all'amico, Simoni ottiene di fargli girare lo spot senza pellicola, promettendo al regista di trovare poi un sostituto gratis; Salviati stavolta recita lo spot alla perfezione, ma quando gli viene chiesto di girarne un altro per sicurezza si rifiuta, facendo poi il nobile gesto di offrire champagne alla troupe con quel che resta della paga.

Antonio Borazzi è un burino di Cantalupo in Sabina, fortunato vincitore di un buono acquisto da spendere ai G.M., per l'ammontare di 500 000 lire. Affidato alla signorina Carla Marchi per la scelta della merce, dopo aver trascorso l'intera giornata nei G.M. non riuscendo a trovare merce che gli permetta di spendere la somma precisa da lui vinta, alla fine opta per una notte con l'avvenente commessa.

Turati e Nardini sono due detenuti per truffa che appena usciti di galera cercano di mettere in atto un raggiro ai danni dei G.M., spacciando uno di loro per un robot umanoide di produzione tedesca da vendere al responsabile degli acquisti dottor Tucci. Costui però decide di far esaminare l'articolo ad un esperto in marketing per ragazzi, il figlio Carletto, che sottopone Nardini ad ogni serie di test.

Roberto, commesso dei G.M., è perdutamente innamorato di Ornella Muti, a cui scrive ogni giorno. A sorpresa proprio l'attrice compare ai G.M., per conoscerlo e per convincerlo che la donna adatta a lui è la sua ex fidanzata Luisa. Poco dopo Roberto si accorge di aver sognato, ma decide di seguire comunque il consiglio della Muti e torna con Luisa, che casualmente è identica alla nota attrice.

Una cliente molto miope perde le lenti a contatto e si smarrisce nei G.M.; dopo mille peripezie alla fine crede di avercela fatta a tornare a casa, ma in realtà la camera da letto in cui si trova è all'interno del reparto arredamento.

Inoltre sono presenti altre storie e sketch vari. Un commesso guardone paga un addetto alle caldaie per poter vedere sotto la gonna delle clienti che entrano in negozio attraverso una grata, facendo anche alzare loro la gonna come quanto visto nella scena di Marilyn Monroe del film Quando la moglie è in vacanza e nel film La signora in rosso. Un commesso addetto alla vestitura dei manichini scambia una donna in carne ed ossa per un manichino lasciandola a petto nudo. Una commessa del reparto di cosmetici prova dei rossetti sulla propria mano per mostrarli a una cliente, che se ne va senza comprare nulla. Alla fine si scopre che la commessa ha testato i rossetti su una mano artificiale.

Un cliente prova un'auto giapponese a comandi vocali e finisce per mandarla in malora perché parla troppo: l'auto gli risponde a tono. Una cliente intervistata per la pubblicità del detersivo Push si lamenta perché la camicetta bianca prima di essere lavata era blu. Un cliente pieno di punture sul viso chiede un insetticida contro le vespe e un commesso gliene mostra uno che fa crollare al suolo uno scooter omonimo. Un cliente di colore chiede alla reception dov'è la "fiera del bianco" (i saldi post-natalizi sulla biancheria, grande classico del periodo che va dall'inizio degli anni 80 alla metà degli anni 90). Una signora prende una confezione di profilattici dicendo che così il fidanzato di sua figlia potrà darle la prova d'amore. La figlia, non di bell'aspetto, si gira e dice alla madre di non avere un fidanzato.

Compare anche una parodia dello spot del Tartufone Motta, molto trasmesso in quegli anni, stavolta usando il pregiato vegetale; una commessa testa il funzionamento di alcuni prodotti, tra i quali un fon e un vibratore. Un cliente vuole comprare un giaccone di montone rovesciato e il commesso gli presenta una pecora viva. Inoltre, altri clienti chiedono vestiti simili e il commesso mostra a tutti la stessa pecora. Quando un cliente chiede una pecora, lui risponde di non averne più.






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