Caro diario è un Film del 1993 scritto, diretto e interpretato da Nanni Moretti, vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes 1994.
Caro diario è composto da tre episodi in cui Moretti interpreta sé stesso in una sorta di diario aperto, come suggerisce il titolo.
Il primo episodio, In Vespa, vede il protagonista nella passeggiata in Vespa attraverso i quartieri di una Roma estiva e semi-deserta. Le inquadrature di bellezze paesaggistiche, architettoniche e monumentali accompagnano le riflessioni del regista che spaziano dalla critica cinematografica, e in genere al cinema hollywoodiano, alla sociologia e alla sfaccettata urbanistica di diversi quartieri della capitale, dalla Garbatella sino a Spinaceto, quartiere a sud della capitale, le cui strade il regista percorre dopo averne sentito parlare in toni negativi. L'itinerario si conclude a Ostia, nei pressi del luogo in cui fu ucciso Pier Paolo Pasolini e ne fu eretto un monumento alla memoria.
Nel secondo episodio, Isole, Moretti è in viaggio alle isole Eolie, in fuga dalla frenesia della vita cittadina. In visita all'isola di Lipari dal suo amico Gerardo, ritiratosi a studiare, non riesce però a trovare la tranquillità tanto bramata nel rumoroso traffico stradale e nella confusione turistica. I due allora si spostano sull'isola di Salina, dove vengono accolti da una coppia di amici di Gerardo con evidenti problemi nel gestire l'educazione del figlio, viziato e teledipendente. Gerardo, nel frattempo, da sempre allergico al mezzo televisivo, se ne scopre casualmente affascinato, in particolare dalle soap opera.
Successivamente, sull'isola di Stromboli, il sindaco megalomane vorrebbe coinvolgerli nei progetti più bislacchi. In visita al vulcano, Gerardo arriva a chiedere ai turisti statunitensi di svelargli in anteprima le vicende della soap opera Beautiful non ancora trasmesse in Italia, ma ogni tipo di programma televisivo ormai lo attrae, trovando in ognuno di essi diversi moventi intellettuali. I due decidono quindi di spostarsi alla volta di Panarea, ma anche questa scelta si rivela poco felice, poiché s'imbattono subito in due animatrici di eventi mondani, col risultato di risalire di corsa sullo stesso aliscafo. Avvilito dall'ennesimo fallimento, Moretti decide di spostarsi sull'isola di Alicudi, la più "selvaggia" dell'arcipelago, priva di acqua corrente ed elettricità. Finalmente entrambi sembrano soddisfatti, ma l'amico Gerardo scappa disperato dall'isola appena si rende conto che, sebbene non sentisse la mancanza della TV, non avrebbe potuto comunque usufruirne.
L'ultimo episodio, Medici, racconta della sua odissea, vissuta realmente, e in parte filmata dalla vita reale, alle prese con un linfoma di Hodgkin diagnosticato solamente dopo una serie di pareri discordanti, consulti imprecisi, cure inutili e dispendiose. Partendo da un sintomo di crescente prurito agli arti (che arriva a disturbargli il sonno), a cui più tardi si accompagneranno tosse, sudorazione e dimagrimento, il protagonista si rivolge invano a molti luminari della dermatologia, ottenendo solamente continue prescrizioni di farmaci, di vari tipi di prodotti dermatologici, e persino una vacanza in località balneare. Alla fine dell'estate è pronto il vaccino ma prima di inocularselo, chiede consiglio ad un amico medico, il quale afferma che le allergie alimentari causerebbero orticaria ed anzi il vaccino potrebbe provocare persino shock anafilattico, quindi sarebbe inutile. Egli prova anche con la medicina orientale, in particolare l'agopuntura.
Gli stessi medici cinesi, sentendo che tossisce molto, gli consiglieranno dei controlli radiografici e la successiva TAC, indicata a seguito di una massa al torace, sembra indicare la presenza di una neoplasia polmonare incompatibile con ogni tipo di cura; il successivo intervento chirurgico consente invece la diagnosi corretta della malattia per cui il protagonista inizia una terapia adeguata. Tempo dopo, consultando un'enciclopedia medica, Moretti trova la conferma che i sintomi di questa malattia sono proprio quelli di cui ha sofferto e che aveva sempre portato in anamnesi. Deluso dalla categoria, il regista conclude l'episodio, raccontato al tavolino di un bar colmo di tutti i farmaci acquistati, con l'amaro e sarcastico brindisi con bicchiere d'acqua a stomaco vuoto.
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