Re Lear, è una tragedia in cinque atti, in versi e prosa, scritta nel 1605-1606 da William Shakespeare.
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(inglese)
«Blow, winds, and crack your cheeks!
rage! blow!
You cataracts and hurricanoes, spout
Till you have
drenched our steeples, drowned the cocks!
You sulphurous and
thought-executing fires,
Vaunt-couriers to oak-cleaving
thunderbolts,
Singe my white head! And thou, all-shaking
thunder,
Strike flat the thick rotundity o' the world!
Crack
nature's molds, all germens spill at once
That make ingrateful
man!»
(italiano)
«Soffiate, venti, e
rompetevi le guance! infuriate! soffiate!
Voi cateratte e uragani,
eruttate
Finché non avrete sommerso i nostri campanili, annegato
i galli sui tetti!
Voi fuochi sulfurei e veloci più del
pensiero,
Avanguardie di fulmini che fendono le querce,
Bruciate
la mia testa bianca! E tu, tuono che tutto scuoti,
Spiana la
spessa rotondità del mondo!
Infrangi gli stampi della Natura,
distruggi tutti i semi
Che fanno l'uomo ingrato!»
(Re Lear; Atto III scena II)
Il dramma comincia con la decisione di Re Lear di abdicare e dividere il suo regno fra le tre figlie Goneril, Regan e Cordelia. Le prime due sono già sposate, mentre Cordelia ha molti pretendenti, essendo anche la figlia preferita dal padre. In un eccesso di vanità senile, il re propone una gara nella quale ogni figlia riceverà dei territori in proporzione all'amore verso il padre che saprà dimostrare con le sue parole, ma Cordelia si rifiuta di gareggiare con l'adulazione delle sorelle maggiori, poiché è convinta che i suoi veri sentimenti sarebbero immiseriti dall'adulazione rivolta al proprio vantaggio. Per ripicca, Lear divide la quota del regno che le spetterebbe fra Goneril e Regan e mette al bando Cordelia. Il Re di Francia decide però di sposarla, benché diseredata, poiché apprezza la sua sincerità, o forse perché vuole un casus belli per una successiva invasione dell'Inghilterra.
Poco dopo aver abdicato, Lear scopre che i sentimenti di Goneril e Regan verso di lui si sono raffreddati, e ne nascono discussioni. Il conte di Kent, che ha preso le difese di Cordelia ed è stato messo al bando, ritorna travestito da Caio, un servo che vuole proteggere il re al quale resta fedele. Nel frattempo, Goneril e Regan litigano a causa della loro attrazione per Edmund, figlio illegittimo del conte di Gloucester, e sono costrette ad affrontare un esercito francese, guidato da Cordelia, mandato a ricollocare sul trono Lear, e ne consegue una guerra devastante.
La trama secondaria coinvolge il conte di Gloucester e i suoi due figli Edgar ed Edmund. Mentre corteggia Goneril e Regan, Edmund inventa racconti calunniosi sul fratellastro legittimo Edgar, il quale è costretto all'esilio e a fingersi Tom, il pazzo di Bedlam, proverbiale pazzo di quel tempo. Il conte di Gloucester, che fa condurre Lear a Dover dalla sola figlia fedele, è catturato dagli scagnozzi del duca di Cornovaglia, marito di Regan, e da lui torturato ma è salvato da alcuni servi di quest'ultimo che accusano il duca di aver trattato ingiustamente Lear. Ferito da un servo (che viene ucciso da Regan), il duca abbandona il conte di Gloucester nella tempesta dopo averlo accecato, affinché riesca solo a "fiutare la strada per Dover", ma poco dopo muore per la ferita riportata. Nella scena della tempesta Lear esclama che è "più un uomo contro il quale si pecca che un peccatore”.
Ancora travestito da pazzo vagabondo, Edgar scopre il conte di Gloucester abbandonato nella tempesta. Non riconoscendo la voce del figlio, che è turbato dall'incontro col padre cieco, il conte gli chiede la strada per Dover, e Edgar risponde che lo guiderà lui. In seguito, il conte di Gloucester tenta di uccidersi gettandosi da una roccia, ma il figlio Edgar lo salva con l'inganno.
Nel frattempo a Dover, il re Lear si aggira farneticando che tutto il mondo è corrotto ed è contro di lui, ma poi rivede Cordelia e i due si rappacificano poco prima della battaglia tra Britannia e Francia. Dopo la sconfitta dei francesi, fatto prigioniero con la figlia, Lear pensa con gioia alla prospettiva di vivere in prigione insieme a lei, ma Edmund ordina che essi siano condannati a morte.
Il duca di Albany accusa e fa arrestare Edmund insieme alla moglie Goneril con l'accusa di tradimento, e lo sfida a duello, dove appare Edgar in armi ma ancora travestito che si scontra con Edmund e lo ferisce a morte; a questa vista, Goneril, che per gelosia ha già avvelenato Regan, si uccide. Edgar rivela a Edmund la propria identità e lo informa che il conte di Gloucester è appena deceduto; nell'apprendere questo e le morti di Goneril e Regan, Edmund riferisce di aver disposto l'uccisione di Lear e Cordelia e dà ordine che l'esecuzione sia sospesa, forse il suo unico gesto di bontà in tutto il dramma, ma l'ordine arriva troppo tardi: Lear appare sulla scena portando fra le braccia il cadavere di Cordelia, dopo aver ucciso il servo che l'ha impiccata, poi muore anch'egli di dolore.
Oltre alla trama secondaria che riguarda il conte di Gloucester e i suoi figli, la principale innovazione introdotta da Shakespeare nella vicenda è la morte di Cordelia e di Lear nel finale. Nei Secoli XVIII e XIX, questa conclusione tragica ricevette molte critiche, e furono scritte e rappresentate versioni alternative, in cui i personaggi principali si salvavano dalla morte e Cordelia sposava Edgar.
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