Fiorella Mannoia - Caffè nero bollente
E ammazzo il tempo bevendo caffè nero
bollente
in questo nido scaldato già dal sole paziente
ma tu
che smetti alle tre, poi torni a casa da me
tu che non senti più
niente, mi avveleni la mente!
Un filo azzurro di luce scappa dalle
serrande
e cerco invano di inventare qualcosa in
mutande
un'automobile passa o una mosca vola bassa
mi ronza,
gira, gira, ma sbaglio la mira.
Vorrei cercare qualche cosa da
fare fuori
e camminare senza orgoglio, darsi a un rubacuori.
Ma
io come Giuda so vendermi nuda
la strada conosco, attirarti nel
bosco
attirarti nel bosco, attirarti...
Voci di strada
all'orecchio, tutto è poco eccitante
in questo inverno colore
caffè nero bollente
ammazzo il tempo così ma scapperò via di
qui
da questa casa galera che mi fa prigioniera.
Con gli occhi
chiusi a mille miglia per conto mio
odio la sveglia che mi
sveglia, oh mio Dio!
Ma io come Giuda so vendermi nuda
da sola
sul letto mi abbraccio, mi cucco
malinconico digiuno senza
nessuno!
Io non ho bisogno di te, io non ho bisogno di te
perché
io non ho bisogno delle tue mani, mi basto sola!
E ammazzo il
tempo bevendo caffè nero bollente
in questo nido scaldato oramai
da un sole paziente
che brucia dentro di me, che è forte come il
caffè
un pomeriggio così, oh no, non voglio star qui!
E poi
mi fermo per guardarmi un istante
le smagliature della vita sono
tante!
Un ballo in cucina e sono ancora bambina
un pranzo da
sposa e butterò giù qualcosa
e questa voglia che non passa,
mentre dentro bussa...
Io non ho bisogno di te, perché io non ho
bisogno di te .
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