TEATRO - ' NATALE IN CASA CUPIELLO ' - EDUARDO DE FILIPPO

"Natale in casa Cupiello” è un'Opera teatrale tragicomica scritta nel 1931 da Eduardo De Filippo,

#DeFilippo #Theater #History

Trama

La scena si svolge nell'arco di circa cinque giorni nella casa della famiglia Cupiello, della quale vengono rappresentate la camera da letto (Atti I e III) e la sala da pranzo (Atto II).

I atto

È la mattina dell'antivigilia di Natale. Il risveglio e le attività mattutine di Luca Cupiello e sua moglie Concetta sono funestate dalle bizze dell'uomo, che si lamenta per il freddo e per il pessimo caffè che lei gli ha preparato. Luca, fervente amante delle tradizioni natalizie, non vede l'ora di dedicarsi maniacalmente all'allestimento del Presepe, nonostante le critiche della moglie e del figlio Tommasino (Nennillo), che lo ritengono inutile e anacronistico. La sua impresa è inoltre resa difficoltosa dall'intervento di suo fratello Pasqualino, collerico scapolo in perenne guerra con il nipote Nennillo (un ladro patentato difeso dai suoi genitori). Luca sembra inoltre avere difficoltà nei movimenti, nell'articolare le frasi e nel ricordare le cose, tragicomiche anticipazioni del dramma che seguirà. Irrompe in casa la figlia Ninuccia, agitata per l'ennesima lite con suo marito Nicolino; la ragazza confessa alla madre di voler scappare con il suo amante Vittorio, amico di Nennillo, e le mostra la lettera di addio da lei scritta per il marito. Di fronte alle resistenze della donna, Ninuccia ha un attacco nervoso e, nell'impeto, spacca la struttura del presepe. Nella baruffa che segue Concetta ha un mancamento e riesce a strappare alla figlia la promessa di far pace con Nicolino; tuttavia nel trambusto la ragazza perde la lettera, che sarà ritrovata da Luca (all'oscuro della tresca) e da lui consegnata a Nicolino, giunto nel frattempo dai Cupiello per riconciliarsi con la moglie.

II atto

Il giorno dopo, in casa Cupiello è tutto pronto per la vigilia di Natale. Tommasino arriva a casa accompagnato da Vittorio, ignaro che egli sia l'amante di sua sorella. Rimasti soli, Concetta chiede a Vittorio di andarsene immediatamente e permettere a Ninuccia di salvare il suo matrimonio con Nicolino: quest'ultimo infatti, dopo aver letto la lettera consegnatagli dal suocero, è a conoscenza della tresca, e solo i copiosi sforzi di Concetta hanno evitato il peggio. In quel momento rincasa Luca, che insiste perché Vittorio si fermi a cena. La compresenza dei due rivali in amore fa calare sulla serata una forte tensione di sottofondo, stemperata dai pasticci di Luca, Nennillo e Pasqualino e dalle mille disavventure che costellano la preparazione della cena. Approfittando di un momento di solitudine, Ninuccia e Vittorio hanno un drammatico incontro che sfocia nell'esplosione della loro passione; sorpresili, Nicolino accusa la moglie e Concetta di averlo ingannato e sfida Vittorio a duello. I due uomini abbandonano quindi la casa, seguiti da Ninuccia: mentre Concetta, sola in scena, si dispera, giungono Luca, Pasqualino e Tommasino vestiti da Re magi con i loro regali per lei.

III atto

Venuto bruscamente a conoscenza della situazione familiare, Luca ha avuto un colpo apoplettico e si ritrova a letto in preda a difficoltà motorie e verbali. L'intero vicinato è presente al suo capezzale, dove l'uomo accusa deliri e allucinazioni che hanno come protagonista il genero Nicolino, il quale ha lasciato immediatamente la moglie e si è recato da alcuni parenti a Roma; pur nel delirio, Luca spera ancora di vederlo riappacificato con sua figlia. Arriva il medico, che improvvisa una prognosi incoraggiante davanti alle donne, ma rivela invece a Pasqualino la cruda verità: Luca non ha scampo e la sua morte è questione di ore. Un'improvvisa visita di Vittorio provoca l'ennesima allucinazione di Luca che, scambiandolo per Nicolino, arriva a benedire inconsapevolmente l'unione dei due amanti proprio all'arrivo del marito di lei, trascinato fuori dai presenti. Luca Cupiello si avvia così a morire ignaro della realtà; Tommasino, alla domanda che suo padre gli rivolge in punto di morte, «Te piace 'o presepio?», alla quale egli in precedenza aveva sempre risposto no con stizzita protervia, tra le lacrime gli sussurra un laconico sì, proprio mentre suo padre sembra entrare nella gioiosa allucinazione di un "enorme presepe nei cieli".


Personaggi

  • Luca Cupiello

  • Concetta, sua moglie

  • Tommasino, loro figlio, detto Nennillo

  • Ninuccia, la figlia

  • Nicola, suo marito

  • Pasqualino, fratello di Luca

  • Raffaele, portiere

  • Vittorio Elia, amante di Ninuccia

  • Il dottore

  • Carmela

  • Olga Pastorelli

  • Luigi Pastorelli

  • Alberto

  • Armida Romaniello

  • Rita

  • Maria

  • I casigliani


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