I sette fratelli Cervi, ossia Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino Ovidio ed Ettore, appartenevano a una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti.
Il 27 Dicembre 1943 avvenne l'uccisione da parte dei partigiani del segretario comunale di Bagnolo in Piano Davide Onfiani e il 28 Dicembre i sette fratelli Cervi e Camurri furono fucilati per rappresaglia.
Secondo un testo dell'Anpi di Reggio Emilia del 1982, la decisione venne presa da Savorgnan; Giorgio Pisanò, in Storia della guerra civile in Italia, scrive invece che l'ordine fu emanato - all'insaputa di Savorgnan - dagli intransigenti del PNF locale.
In un documento della Direzione fascista di Reggio Emilia recuperato nel Dopoguerra, compare la lista dei sette Nomi che qualche Dirigente aveva evidenziato con una parentesi riportando accanto la scritta "sette fratelli?" sottolineata di rosso, quasi a esprimere perplessità per la decisione.
Io non dimentico.
Sempre antifascista.
PROSIT
Nessun commento:
Posta un commento