MUSICA - F. LISZT - ' I GIOCHI D'ACQUA ' - SPIEGAZIONE

Franz Liszt – I giochi d’acqua a Villa d’Este

da “Anni di pellegrinaggio”, Libro III

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Années de Pèlerinage ( Anni di pellegrinaggio ) è un gruppo di Suite per Pianoforte, suddivise in tre Volumi, composte da Franz Liszt in periodi diversi tra il 1848 e il 1882.

Si tratta di Brani che nascono dopo i viaggi effettuati in Svizzera e in Italia; nel secondo Volume Liszt si richiama all'Arte italiana, Pittura e Letteratura, e nel terzo dedica tre dei sette Brani alla Villa d’Este, la dimora rinascimentale di Tivoli dove Liszt era ospite del Cardinale Gustav Adolf Hoholohe.

“I giochi d’acqua a Villa d’Este”, quarto Brano della serie, viene composto nel 1877 con la seguente citazione dal Vangelo di Giovanni aggiunta a mano sulla Partitura autografa: “Sed aqua quam ego dabo ei, fiet in eo fons aquae salientis in vitam aeternam” (Ma l’acqua che gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna).

La Musica evoca i Suoni delle fontane, delle grotte e dei ninfei che adornano la villa; le acque zampillano e scorrono ma, nello stesso tempo, sono simbolo di vita, di purificazione, di gioia eterna. Liszt aveva preso gli ordini minori ed era ormai avanti negli anni.
Questo Brano richiama alla mente le cascatelle, gli spruzzi e i ruscelli impetuosi e, a parere degli studiosi, può essere considerato il primo Pezzo “impressionista” nella Storia della Musica; anticipa infatti le Opere future di Debussy o Ravel, soprattutto quelle ispirate allo scorrere delle acque.