Interpreti . Pierce Brosnan, Izabella
Scorupco, Judi Dench, Desmond Llewelyn, Sean Bean.
Unione Sovietica, 1986. I due agenti
dell'MI6, James Bond (nome in codice 007) e Alec
Trevelyan (006), si infiltrano in un complesso sovietico
destinato alla costruzione di armi chimiche. I due devono
distruggerlo, ma vengono scoperti dallo spietato colonnello Arkadij
Grigorovič Ourumov, il quale giustizia Trevelyan e costringe alla
fuga Bond, che riesce comunque a far esplodere lo stabilimento.
Principato di Monaco, 1995. Dopo aver
conosciuto l'ambigua Xenia Onatopp, pilota sovietica, sospettata
di essere membro dell'organizzazione mafiosa Janus, Bond assiste
impotente al furto del Tiger, avveniristico elicottero da
combattimento. Il velivolo viene rubato da Xenia e Ourumov, che si
recano in Siberia, alla stazione di Severnaja, che ha i codici di
comando del GoldenEye, satellite in grado di paralizzare i sistemi
informatici. I due russi eliminano tutti gli operatori, si
impossessano dei codici di attivazione del satellite, che usano per
distruggere la struttura e non lasciare tracce, e si allontanano. Il
movimento non sfugge ai satelliti britannici, sicché M invia
Bond a San Pietroburgo per rintracciare l'unica sopravvissuta
di Severnaya, la programmatrice Natalya Simonova.
Giunto in Russia, Bond viene
accolto dall'agente CIA Jack Wade, che suggerisce un
incontro con l'ex Agente KGB Valentin Dmitrovič Zukovsky,
vecchia conoscenza di 007. Grazie a lui, Bond entra in contatto prima
con Xenia, e poi con il leader di Janus: Alec Trevelyan. 006 aveva
finto la sua morte per tradire l'Inghilterra, deciso a vendicarsi
della nazione da lui ritenuta responsabile della morte dei genitori
di origine cosacca, eliminati dalle purghe staliniane, e
Ourumov, deciso a conquistare la Russia, lo aiuta nel suo intento.
Trevelyan cerca di far uccidere Natalya
e Bond, ma i due si salvano. Vengono però arrestati dalla polizia
russa, e quando spiegano il tradimento del generale Ourumov al
ministro della difesa, il militare interviene rapendo Natalya,
uccidendo il politico e cercando di far accusare Bond per poi fuggire
in auto. Bond riesce però a scappare e a inseguire l'auto di Ourumov
a bordo di un carro armato T-80 per le vie della città.
007 rintraccia il treno corazzato nel quale si nascondono Ourumov,
Xenia e Trevelyan che tengono in ostaggio Natalya.
L'ex 006 fugge insieme a Xenia, mentre
Bond uccide Ourumov e salva Natalya, che rivela l'esistenza di una
seconda stazione in grado di gestire il GoldenEye, a Cuba.
Sorvolando una foresta cubana, l'aereo di Bond e Natalya viene
colpito da un missile, e subito 007 affronta e neutralizza Xenia,
sparando all'elicottero con cui Xenia è collegata che così cadendo
la trascina e la sbatte su un albero soffocandola.
Bond e Natalya entrano nella base
segreta, gestita da Boris Grishenko, collega di Natalya a
Severnaja e ora alleato di Janus. Da qui Trevelyan intende lanciare
un attacco magnetico contro Londra, con un duplice obiettivo:
vendicare il tradimento dell'Inghilterra verso la sua famiglia,
risalente alla seconda guerra mondiale, e coprire con un disastro
colossale il più spettacolare furto informatico della storia.
Nonostante gli sforzi di Boris, Natalya riesce a sabotare GoldenEye
causandone la distruzione, mentre Bond lotta con Trevelyan, riuscendo
a ucciderlo e a distruggere la base. Boris sopravvive alla
deflagrazione, ma muore congelato per via dell'azoto
liquido fuoriuscito da delle cisterne. Subito dopo Natalya fugge
con Bond. La coppia è poi salvata da Wade e una squadra di Marines e
i due sono portati in tutta sicurezza a Guantánamo.
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