Il lavoro ha tre atti ed è stato
scritto in inglese. Il periodo della storia è dal 150 a.C. al 145
a.C. Il Libretto è di Thomas Morell che si
ispira al testo biblico del Primo libro dei Maccabeii.
Quarto di una serie di oratori militari inglesi, dopo Joshua e
il successo di Judas Maccabaeus, che celebra le vittorie della
famiglia reale nel corso dei moti giacobita, Alexander Balus fu
composto nell'estate del 1747 ed ha debuttato il 23 Marzo 1748,
con Caterina Galli nel ruolo del protagonista, Thomas
Lowe come Jonathan, e Henry Theodore Reinhold come
Tolomeo.
Nel 1754 Haendel fece una revisione del
suo lavoro e cambiò il ruolo principale, Alexander, in un
soprano anziché un contralto.
Alexander aveva rivendicato per sé il
trono della Siria uccidendo il Re Demetrio. Alexander si era poi
fatto amici gli ebrei ed il loro capo Gionata Maccabeo. Il re
d'Egitto, Tolomeo, si congratula con lui e celebra i suoi successi,
premiandolo con la concessione di sua figlia, Cleopatra. I due si
innamorano.
Alexander e Cleopatra sono sposati.
Alexander è portato a credere da un messaggero che Gionata ha
intenzione di tradirlo dopo aver conquistato la sua amicizia.
Successivamente viene rivelato che Tolomeo ha organizzato il
matrimonio di Alexander e Cleopatra solo per impadronirsi della terra
e del potere di Alexander. Egli ha infatti in programma di spostare
le sue truppe in Siria, con la protezione della notte, per rapire e
uccidere il giovane condottiero.
Cleopatra viene rapita dai furfanti di
Tolomeo che ha intenzione di costringerla a sposare un altro uomo.
Durante la prigionia di Cleopatra, Tolomeo cerca di distruggere la
sua fedeltà ad Alexander, ma non gli riesce. Alexander si precipita
in guerra, mentre Gionata rimane indietro, temendo il peggio e
dubitando del potere degli dei siriani di Alexander. L'intuizione di
Gionata è confermata quando un messaggero porta la notizia che,
anche se hanno vinto tre battaglie, Alexander e Tolomeo sono stati
uccisi. Cleopatra si raccomanda alla dea Iside, e si ritira in
qualche spiaggia pacifica. Gionata riflette sulla tragedia, ritenendo
che se tutti avessero riconosciuto il vero Dio, niente di tutto
questo sarebbe accaduto.
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