Interpretato da Luca Marinelli,
Valentina Bellè, Elena Radonicich ed Ennio Fantastichini, è basato
sulla vita del Cantautore Fabrizio De André
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La sera del 27 Agosto 1979 l'anonima
sequestri rapisce il Cantautore Fabrizio De André e la sua compagna,
la Cantante Dori Ghezzi, presso la tenuta sarda dell'Agnata, nei
pressi di Tempio Pausania, dove la coppia di artisti si era da poco
stabilita a vivere in previsione della nascita della figlia Luisa
"Luvi" Vittoria.
La prigionia fa riaffiorare in De André
tanti ricordi, a cominciare dall'infanzia e dall'adolescenza: il
breve dialogo con un sacerdote suo Insegnante, la prima Chitarra
ricevuta in regalo dalla famiglia, gli studi universitari di
Giurisprudenza che abbandonerà decidendo di dedicarsi alla Musica,
le notti brave per i caruggi di Genova insieme all'amico di una vita
Paolo Villaggio, i primi incontri borghesi voluti dal ricco Padre
Giuseppe, dove avrà modo di conoscere colei che diverrà la sua
prima moglie, Enrica "Puny" Rignon, e infine il casuale
incontro con un altro Cantautore esponente della scuola genovese,
Luigi Tenco, con cui stringerà un solido rapporto che durerà fino
all'improvvisa morte di quest'ultimo, durante il Festival di Sanremo
1967.
La successiva amicizia e collaborazione
con il Poeta Riccardo Mannerini porterà Faber a completare i suoi
primi Lavori discografici.
La Musica porta il giovane Fabrizio a
esibirsi davanti ad amici e a teatro, dove viene adocchiato da alcuni
discografici della Bluebell Records, con i quali pubblica il suo
primo Album registrato in studio, Tutto Fabrizio De André. In questi
anni hanno grande importanza sul versante familiare la nascita del
figlio Cristiano, e su quello professionale Mina, che cantando La
canzone di Marinella in Televisione dà a De André la prima grande
popolarità; il Lavoro si mescola alla vita privata, con il divorzio
da Puny, l'incontro con Dori, la nascita del grande legame affettivo
con la Sardegna e la ristrutturazione della villa in campagna
all'Agnata, dove i due Cantanti si stabiliranno dopo poco, con De
André che si appassiona sempre di più all'attività di agricoltore,
accantonando in parte quella musicale.
La dura condizione di prigionieri si
conclude per Fabrizio e Dori dopo quasi quattro mesi, quando il padre
di De André paga il riscatto. Una volta liberati, Fabrizio non serba
rancore per i malfattori, e negli anni seguenti riprende a scrivere e
a cantare, restando accanto all'ormai anziano padre Giuseppe, che in
punto di morte strapperà al figlio la promessa di smettere di bere,
e infine sposandosi con Dori. Il racconto termina simbolicamente con
la rottura della quarta parete, con gli Attori del Film che si
riuniscono per assistere alla proiezione dell'ultimo concerto tenuto
da De Andrè, ascoltando in particolare la Canzone Bocca di Rosa.
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