Una natura enigmatica è un Racconto di Anton Čechov pubblicato per la prima volta nel 1883.
Sui divani di uno scompartimento di prima classe viaggia, semi-sdraiata, una giovane donna la quale conversa con un giovane funzionario governativo di nome Vol’demar, seduto sul divano di fronte. Vol’demar è anche scrittore di racconti sulla «vita del gran mondo».
La giovane donna, bella ed elegante,
invita lo scrittore a raccontare la sua triste vita («Sono una
infelice! Sono una martire alla Dostoevskij») a partire dalla
sua infelice giovinezza: famiglia di impiegati, padre ubriacone e poi
«l'educazione assurda del collegio, la lettura di stupidi romanzi,
errori di gioventù, il primo timido amore [...] Desideravo
ardentemente di vivere un'esistenza umana!»). L'infelice giovinezza
della giovane donna ricorda a Vol’demar quella di Sonja di Delitto
e castigo.
La giovane continua il racconto della sua vita:
incontra «un ricco e vecchio generale», accetta di sposarlo
soprattutto per far uscire dalla povertà la propria famiglia, ma la
sua vita diviene ancor più infelice («Come erano per me
insopportabili e bassamente volgari gli amplessi di quel generale
[...]. C'erano dei momenti.... terribili momenti! Ma mi riconfortava
il pensiero che il vecchio, se non oggi, domani sarebbe morto, che
avrei cominciato a vivere come volevo, che mi sarei data all'uomo
amato, che sarei stata felice»).
La giovane dice che il vecchio generale è morto, che lei è ora libera, potrebbe sposare l'uomo che ama, ma la sua felicità si è nuovamente allontanata per un nuovo ostacolo. Vol’demar insiste di conoscere quale sia questo nuovo ostacolo, e la ragazza lo svela: «Un altro vecchio ricco...».
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