ARTE - L'AFRODITE DI MILO

L'Afrodite di Milo, meglio conosciuta come Venere di Milo, è una scultura greca di marmo pario, priva delle braccia e del basamento originale, che è conservata al Museo del Louvre di Parigi.

Sulla base di un'iscrizione riportata sul basamento andato perduto si ritiene che si tratti di un'opera dello scultore Alessandro di Antiochia anche se in passato alcuni la attribuirono erroneamente alla scuola di Prassitele.

#art #History #Louvre 

Storia

La Venere di Milo risale a un periodo compreso tra il 150 e il 50 a.C.: è dunque un'opera ellenistica, sebbene si tratti di una scultura che fonde i diversi stili dell'arte del periodo classico.

Venne ritrovata spezzata in due parti nel 1820 sull'isola greca di Milo in un terreno da un contadino talvolta indicato come Georgios Kentrotas, insieme al padre Theodoros Botonis.

Kentrotas nascose l'opera la quale fu poi tuttavia sequestrata da alcuni ufficiali turchi. Un ufficiale della marina francese, Olivier Voutier, ne riconobbe il pregio e grazie alla mediazione di Jules Dumont d'Urville e del Marchese di Rivière, ambasciatore francese presso gli Ottomani, riuscì a concluderne l'acquisto. Dopo alcuni interventi di restauro, la Venere di Milo fu presentata al Re Luigi XVIII nel 1821 e collocata al museo del Louvre, dove è tuttora conservata.

Celebrata da artisti e critici, la Venere di Milo fu da molti considerata una delle più significative rappresentazioni della bellezza femminile.



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