CINEMA "COUP DE CHANCE"
Fanny e Jean vivono un'esistenza perfetta: realizzati nel lavoro, belli, benestanti, innamorati come il primo giorno.
C'è qualcosa però che incrina la superficie dorata della loro vita e ruota attorno a lui: la natura misteriosa di un lavoro di cui l'uomo non lascia trapelare alcun dettaglio (ma che solleva pettegolezzi e insinuazioni presso gli amici altolocati, durante noiosi convivi), l'atteggiamento nei confronti della moglie, che egli esibisce come un trofeo e pretende di sorvegliare nell'abbigliamento e nelle attività quotidiane; colpisce, nient'affatto malcelato ma anzi esibito, quel suo approccio narcisista ed egocentrico alla vita, dove ogni cosa deve restare sotto controllo: non è un caso che Jean coltivi l'hobby dei trenini, dedicandogli una sala del sontuoso appartamento in cui abita: qualcosa che va oltre la passione infantile ma diventa paradigma della smania di vigilanza e manipolazione.
A spezzare le geometrie vagheggiate dall'uomo e l'aurea, soporifera e in una certa misura conveniente tranquillità del ménage tra i coniugi arriverà l'incontro imprevedibile di Fanny con Alain, ex compagno di liceo divenuto scrittore, che confessa alla donna di essere da sempre innamorato di lei. Seguiranno altri momenti, in cui non il Fato, ma la mera causalità indirizzeranno il gradevole racconto verso un epilogo sempre incerto tra commedia e dramma, ma da vivere col sorriso appena abbozzato di chi non prende troppo sul serio le umane sorti e, forse, nemmeno se stesso, che è il simbolo di Allen.
Voto : 8 su 10.
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