Pittore italiano.
Orneore Metelli nacque a Terni da una famiglia
borghese. Per la gran parte della vita svolse, come il padre, l'attività di
calzolaio e in questo ruolo ottenne vari riconoscimenti sia in ambito locale
che nazionale. La calzoleria Metelli era in quegli anni un punto di riferimento
per la produzione artigianale di calzature di ottima fattura e la clientela era
costituita da nobili, alto-borghesi, ufficiali e prelati che vedevano in
Orneore un sicuro interlocutore per scarpe create con ineccepibile maestria.
A questa attività Metelli affiancava un impegno nella musica
entrando, come primo bombardino, nella fanfara cittadina e, come primo
trombone, nell'orchestra del teatro Verdi. A causa dei disturbi cardiaci
sopravvenuti con l'età, gli fu proibito di bere vino e di affaticarsi suonando
la tromba. Questa rinuncia gli costò moltissimo, ma decise di indirizzare la
sua creatività verso la pittura, che già aveva cominciato ad esercitare come
passatempo nei momenti liberi dal 1922.
Ovviamente considerava le sue creazioni come opere non degne
di nota e le teneva più o meno nascoste.
Nel 1936 conobbe il giovane scultore ternano Aurelio
De Felice che rimase folgorato dall'inventiva che il calzolaio metteva
nelle sue creazioni e gli promise di "renderlo celebre". Negli anni
seguenti l'amicizia e la stima tra i due si consolidò e ad ogni incontro
Metelli regalava al concittadino dei suoi quadri ricordandogli scherzosamente
la sua promessa. Metelli morì a Terni il 26 Novembre 1938.
Nessun commento:
Posta un commento