E' stata una Pianista e Compositrice,
Moglie del Compositore Robert Schumann.
È stata una delle pianiste più
importanti dell'Era Romantica.
Il Padre di Clara, J.G.F. Wieck, appassionato di Musica, fondò una Fabbrica di Pianoforti.
La Madre, M. Tromlitz era Cantante e
Pianista. Aveva una personalità forte e orgogliosa: la propria
vocazione derivava da una famiglia che aveva coltivato l'Arte della
Musica da generazioni.
Accortosi ben presto del dono di Clara,
Friedrich Wieck decise di sottrarla alle distrazioni della Scuola in
comune, di destinarla a Corsi Privati e, soprattutto, di farne una
virtuosa del Pianoforte.
Wieck insegnava personalmente il
Pianoforte alla figlia.
Il suo metodo pedagogico ne fece una
concertista acclamata, e fu applicato con successo anche da R.
Schumann o Hans von Bulow. Non fu però particolarmente rispettoso
dei diritti dell'infanzia; d'altra parte, l'insegnamento
extramusicale di cui beneficiò Clara fu molto limitato. L'influsso
del padre durò a lungo, ed è palpabile nel repertorio dei concerti
del primo periodo ( F. Kalkbrenner, C. Pleyel, I. Moscheles e H. Herz
).
Solo una volta staccatasi
dall'intransigente figura paterna, Clara inserì nei suoi programmi
pagine di L. van Beethoven o J.S. Bach.
Friedrich Wieck accompagnava sempre la
giovane figlia in Tournée. Si preoccupava dei contratti, della Sala
e dello Strumento. Su quest'ultimo aspetto era particolarmente
puntiglioso: portava con sé tutto l'armamentario necessario ad
accordare e riparare i Pianoforti a coda su cui avrebbe suonato
Clara. All'epoca, infatti, non era possibile portare con sé uno
Strumento di quella taglia e, inoltre, i vari Pianoforti erano
sovente difettosi: tasti che si incastravano, sordine che si
bloccavano e così via.
Sembra che Clara cominciò a parlare
molto tardi, verso i quattro anni, e solo dopo aver passato un anno
lontana dal Padre, in casa dei Nonni. I Corsi intensivi di Pianoforte
cominciano all'età di cinque anni. Si conosce anche la data del suo
primo Concerto: il 20 Ottobre 1829 presentò, con un'altra allieva di
suo Padre, un pezzo a quattro mani di F. Kalkbrenner.
La piccola Concertista si esibirà poi
anche di fronte a Goethe, N. Paganini e F. Liszt.
Tenne concerti in numerose città; a
Vienna ( Austria ), all'età di 18 anni, fu nominata virtuosa da
camera dell'Imperatore. Nell'attività di compositrice non fu da
meno: le sue' Quatre Polonaises ' Op. 1 furono pubblicate quando
aveva solo dieci o undici anni. Seguirono ' Caprices en forme de
Valse ' ,' Valses tomantiques ', ' Quaters pièces caractéristique
', ' Soirées Musicales ', un Concerto per Pianoforte e molte altre
pagine ancora.
Innamoratasi di R. Schumann, allievo di
suo Padre, poté sposarlo nel 1840, nel giorno del proprio
ventunesimo compleanno, in quanto osteggiati dal padre di Clara,
musicista mediocre, invidioso dell'enorme talento di Robert.
Dopo la morte di Robert Schumann il 29
Luglio 1856, Clara si dedicò principalmente alla interpretazione dei
lavori del marito, ma quando visitò per la prima volta l'Inghilterra
nello stesso anno, in gran parte grazie ai buoni uffici dell'amico e
Compositore W. Sterndale Bennett, la critica si pronunciò contro la
Musica di Schumann in un coro di disapprovazione.
Ebbe un ruolo importante nel far
rientrare tra i favori della critica il Concerto in Re minore di J.
Brahms, un'opera che dopo la prima esecuzione venne accolta
tiepidamente, mentre verrà valorizzata solo negli anni settanta
dell'Ottocento principalmente dopo gli sforzi di Clara Schumann e
dello stesso autore.
La pianista tornò a Londra (
Inghilterra ) nel 1865 e continuò con le sue esibizioni ogni anno,
con l'eccezione di quattro, fino al 1882.
Nel 1878 venne nominata Insegnante di
Pianoforte al Conservatorio Hoch di Francoforte sul Meno, un incarico
che mantenne fino al 1892 e nel quale contribuì grandemente alla
innovazione nella moderna tecnica pianistica.
Clara Schumann tenne il suo ultimo
Concerto pubblico il 12 Marzo 1891 a Francoforte.
L'ultima Opera presentata furono le '
Variazioni su di un Tema di Haydn di J. Brahms, nella versione a due
Pianoforti.
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