Il lavoro era stato commissionato nel
1733 per il Publick Act di Oxford – una cerimonia di
inizio dei collegi locali, uno dei quali aveva offerto Haendel un
dottorato onorario (un onore che rifiutò).
La storia è basata su quella della
regina biblica Athaliah. Athalia, terzo oratorio di Haendel
in lingua inglese, è stato completato il 7 Giugno 1733 ed
eseguito la prima volta il 10 Luglio 1733 presso lo Sheldonian
Theatre di Oxford.
The Bee (14 Luglio 1733) ha riferito
che la prestazione è stata "eseguita con grandissimi applausi,
ed è considerata uguale al più celebre degli spettacoli di quel
gentiluomo: vi erano 3700 persone presenti".
Athalia debuttò a Londra il 1º
Aprile 1735 al teatro Covent Garden.
Athalia, figlia del Re Ahab di Israele
e della regina Jezebel, era stata sposata con Jehoram, re di Giuda.
Dopo la morte del marito, Athalia, decisa a sradicare la linea
ereditaria ebraica dei re della stirpe di Davide, aveva fatto
uccidere, o almeno ne era convinta, tutti gli eredi al trono. Si
insediò sul trono e governò Giuda ella stessa, e cominciò a
indirizzare il paese al culto idolatrico di Baal al posto del Dio di
Israele. Il piccolo Joas, tuttavia, legittimo erede al trono, era
stato salvato dalla morte da Joad, Sommo Sacerdote e sua moglie
Josabeth lo aveva cresciuto come un proprio figlio sotto il nome di
"Eliakim".
Nel tempio, durante una festa
religiosa, il popolo ebraico offre le sue preghiere a Dio. Il Sommo
Sacerdote Joad deplora la blasfemia della regina Athalia che tenta di
costringere al culto di Baal. Tutti si uniscono in preghiera per la
liberazione dal suo dominio tirannico. A palazzo, la regina è
disturbata da un sogno che ha avuto di un giovane ragazzo vestito
come un prete ebreo che le immerge il pugnale nel cuore. Il gran
sacerdote di Baal, Matham, la tranquillizza dicendo che è solo un
sogno ma le suggerisce di cercare nel Tempio. Abner, capitano delle
guardie, fedele al Dio di Israele, va al tempio per avvertire della
ricerca imminente, mentre Joad il sommo sacerdote e sua moglie
Josabeth si stanno preparando per rivelare alla nazione che il
ragazzo "Eliakim", che hanno cresciuto come proprio figlio,
è in realtà Joas, discendente di Davide e legittimo re. Josabeth è
allarmata e abbattuta alla notizia della ricerca, ma il marito le
dice di confidare in Dio.
Il popolo ebraico nel Tempio offre
magnifici canti di lode a Dio. Athalia entra ed è allarmata nel
riconoscere in "Eliakim" l'immagine stessa del bambino che
l'ha accoltellata in sogno. Ella interroga il ragazzo e quando lui le
dice che è un orfano, lei gli offre di adottarlo, ma lui respinge
con orrore l'idea di tale stretta connessione con un idolatra come
lei. Athalia è furibonda e se ne va, giurando che avrà il bambino
comunque. Ancora una volta Josabeth, vicina alla disperazione, è
consigliata da Joad di confidare in Dio. Il coro commenta che i
colpevoli saranno sicuramente puniti.
Joad, ispirato da Dio, profetizza la
caduta di Athalia. Lui e Josabeth spiegano al ragazzo "Eliakim"
che lui è in realtà Joas, legittimo re, e lo incoronano, con grande
applausi del popolo. Athalia entra, chiedendo che il ragazzo le sia
consegnato e quando viene a sapere che è stato incoronato, ordina
che il tradimento sia punito, ma i suoi soldati hanno tutti disertato
da lei. Anche Matham, Gran Sacerdote di Baal, dichiara che il Dio di
Israele ha trionfato. Athalia sa che è condannata, ma va incontro
alla morte dichiarando che cercherà la vendetta anche dalla tomba.
Tutti lodano il re legittimo e il vero Dio.
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