Magistrato italiano.
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La quasi totalità della sua carriera
giudiziaria - circa 40 anni - ha avuto come epicentro il capoluogo
lombardo, dove è stato giudice presso il Tribunale, consigliere
della Corte d'appello, Presidente di sezione del Tribunale, per poi
passare all'ufficio del PM.
Nel Febbraio 1992, con l'inizio
dell'inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio cominciò l'era di
tangentopoli e diresse il pool di magistrati che indagò sullo
scandalo politico di Mani Pulite insieme ad Antonio Di Pietro, Ilda
Boccassini, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo e si segnalò come
uno dei magistrati più determinati: fu lui, ad esempio, a spedire al
leader socialista Bettino Craxi il primo avviso di garanzia.
Nel Dicembre 1993 suscitarono ampia eco
le sue affermazioni rivolte ai candidati delle successive elezioni
politiche ("Se hanno scheletri nell'armadio, li tirino fuori
prima che li troviamo noi").
Dal 1999 al 2002, per sua stessa
richiesta, fu nominato Procuratore Generale presso la Corte d'Appello
di Milano; finì così la stagione di Mani Pulite.
Il 12 Gennaio 2002 in questa veste
concluse nella sua relazione, all'inaugurazione dell'anno giudiziario
in Corte d'appello, coniò lo slogan «resistere, resistere,
resistere» contro le riforme del Governo Berlusconi. Tale slogan fu
ripreso dal discorso di Vittorio Emanuele Orlando dopo la disfatta di
Caporetto (1917).
Il 23 Maggio del 2006, dopo un grave
scandalo che coinvolse pesantemente il mondo del calcio italiano, fu
nominato capo dell'ufficio indagini FIGC dal commissario
straordinario di tale organismo, Guido Rossi.
In seguito alle dimissioni di
quest'ultimo nel Settembre 2006, durante un'audizione parlamentare a
Montecitorio, Borrelli lasciò a sua volta l'incarico, per poi
ritornare dopo aver parlato con il nuovo commissario straordinario,
Luca Pancalli.
Abbandonò definitivamente l'incarico
nel Giugno 2007.
Nel Marzo dello stesso anno fu
nominato, su proposta del Consiglio Accademico, Presidente del
Conservatorio di Milano.
- Corruzione e giustizia. Mani pulite (1992-1998)
- Antonio Tabucchi e un dialogo con Francesco Saverio Borrelli
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