02 gennaio 2024

MUSICA - LA MARSIGLIESE

La Marsigliese (in Francese ' La Marseillaise ) è un Canto dei Rivoluzionari Francesi, poi adottato dalla Francia come Inno Nazionale.
Il testo e la musica sono normalmente attribuiti a Claude Joseph Rouget de Lisle;
un'ipotesi avanzata riconduce la Melodia Originale al ' Tema e variazioni in do maggiore ' ( 1781 ) di Giovanni Battista Viotti, Musicista di Corte a Parigi fuggito dalla Francia in rivolta nel 1792.
In seguito alla dichiarazione di Guerra della Francia all'Austria, il Sindaco di Strasburgo, Barone di Dietrich, domandò al Compositore e Poeta C.J. Rouget de Lisle, in visita alla Città, di scrivere un Canto di Guerra.
Rouget de Lisle raccontò che, nel tornare a casa alla sera del 25 Aprile 1792, in Rue de la Mésange, ebbe l'ispirazione e compose ' L'inno di guerra ' dedicato al Maresciallo Luckner.
Il Nome originale era ' Chant de Guerre pour l'armée du Rhin ( Canto di guerra per l'armata del Reno ) ed era stata dedicata al Maresciallo Nicolas Luckner, un Ufficiale franco-bavarese nato a Cham.
L'inno divenne la Chiamata alle Armi della Rivoluzione Francese e in questo contesto assunse il nome di Marsigliese perché cantata per le strade dai Volontari ( fédérés ) provenienti da Marsiglia al loro arrivo a Parigi.
La Convenzione decise che La Marsigliese divenisse l'Inno Nazionale con un decreto del 14 Luglio 1795, ma in seguito la Canzone fu messa al bando da Napoleone I, Luigi XVIII e Carlo X, rimanendo così soppressa dal 1807 al 1831. Nel periodo di restaurazione borbonica si usava come omaggio al re la melodia " Le retour des princes francaises à Paris ", senza testo, composta ancora nel 1700 da Francoise-Henry Castil-Blaze.
Solo dopo la Rivoluzione del 1830 La Marsigliese fu nuovamente in voga dal 1831 al 1852 e Hector Berlioz ne elaborò una Versione Orchestrale. Anche durante il Secondo Impero fu ritenuta una canzone inappropriata e l'Inno Nazionale divenne Partant pour la Syrie, aria composta da Ortensia di Beauharnais, la Madre di Napoleone III.
Nel 1876 La Marsigliese fu nuovamente considerata inno nazionale di Francia. Il testo è fortemente ispirato ad alcuni volantini di propaganda diffusi a quell'epoca. È un fatto interessante da notare che mentre di solito gli inni nazionali invitano a combattere e morire, questo testo invece invita a combattere e vincere.
L'origine della musica rimase a lungo molto discussa, data la mancanza di firma sullo spartito ( contrariamente alle altre composizioni di Rouget de Lisle ).
Da segnalare, tra gli altri, la somiglianza del pezzo con il secondo tema del primo movimento, allegro maestoso, del Cocerto per Pianoforte e Orchestra n.25 K 503( datato 1786 ) di W.A. Mozart su cui si è discusso ampiamente, anche se non si è mai arrivati a una conclusione certa. Così come risulta dalla data sul manoscritto, Mozart terminò di comporre il Concerto il 4 Dicembre 1786, quindi qualche anno prima del 1792.
I conflitti sull'attribuzione della partitura sono quindi proseguiti per molti anni. Tra le varie ipotesi, la già citata composizione di Viotti fu inizialmente giudicata spuria e sconfessata dalle sue stesse annotazioni. Nel 2013, tuttavia, l'Orchestra Camerata Ducale di Vercelli, diretta da G. Rimonda, ha pubblicato l'opera omnia del Compositore vercellese, preceduta da un accurato studio filologico, che ha consentito di accertare l'effettiva paternità della partitura di Viotti.
La Marsigliese è l'Inno Nazionale più citato in Composizioni di vario genere di musica classica, in tutto ben 16 volte. La Citazione presente nell'Ouverture 1812 di Tchaikovskji è però inesatta, perché in quel periodo storico l'inno era stato abolito da Napoleone I.

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