Mia moglie è una strega è un film italiano del 1980, diretto da Castellano e Pipolo.
Roma, 1656. La strega Finnicella viene condannata al rogo dal cardinale Emilio Altieri. Il diavolo Asmodeo, suo amante, la fa ritornare in vita più di 300 anni dopo affinché possa vendicarsi su Emilio Altieri, un lontano discendente del prelato che la incriminò: il piano consiste nel farlo innamorare di lei e poi ucciderlo. Così, rintracciato Emilio, Finnicella inizia a corteggiarlo, ma questi è fidanzato e prossimo alle nozze con un'altra donna, Tania, e nonostante Finnicella ricorra ai suoi poteri per passare più tempo possibile con lui arrivando anche a farsi assumere come sua segretaria, Emilio ribadisce più volte i sentimenti per la donna che sta per sposare. Quando Emilio licenzia Finnicella pur di liberarsi di lei, cede alla sua corte e tra i due c'è un bacio appassionato, ma una telefonata di Tania riporta l'uomo alla realtà. È in questa occasione che la bella strega si scopre innamorata di Emilio, ma Asmodeo le ricorda il suo vero scopo.
La donna si gioca controvoglia l'ultima carta: recatasi al matrimonio di Emilio, gli fa bere un filtro d'amore in un bicchiere di champagne. Emilio fa solo finta di bere in quanto astemio, ma quando arriva il momento del "sì", lascia a sorpresa Tania. Presentatosi da Finnicella le dichiara i suoi sentimenti, ma lei non dà peso alle sue parole, pensando sia tutta opera del filtro. Ma Emilio le spiega che, essendo astemio, ha solo finto di bere lo champagne, quindi Finnicella capisce che i suoi sentimenti per lei sono sinceri e, dimenticandosi del patto stretto col diavolo, decide di vivere la sua storia d'amore con Altieri, soprattutto quando scoprono che Tania, svenuta dopo essere stata lasciata all'altare, ha bevuto il filtro d'amore destinato a Emilio e si è risposata subito col suo ex marito Roberto.
Qualche tempo dopo, Emilio e Finnicella ormai innamorati l'uno dell'altra, decidono di sposarsi a Parigi, e durante il viaggio di nozze lei gli rivela di essere una strega, e gli fa fare un giro panoramico per la capitale francese a bordo di una scopa volante. Ma sul più bello, ecco spuntare Asmodeo, il quale ricorda a Finnicella di rispettare il patto che avevano stretto, e che tra l'altro è la ragione per la quale ella è stata riportata in vita. Finnicella cerca di dissuaderlo, spiegandogli che ormai è innamorata e non più intenzionata a vendicarsi, ma Asmodeo non la ascolta e la uccide sparandole un colpo di pistola, facendo ricadere la colpa su Emilio.
Emilio viene così arrestato e condannato a morte. Finnicella, in veste di fantasma, riesce a vederlo prima della condanna e chiede clemenza ad Asmodeo, il quale le dice che grazierà i due innamorati solo se la strega riuscirà a fargli perdere la testa per lei. Sfruttando il gioco di parole, Finnicella tende un tranello ad Asmodeo decapitandolo con la ghigliottina e costringendolo a riportarla in vita e a far scarcerare il marito.
Dieci anni dopo, Emilio e Finnicella vivono a Roma la loro vita insieme e hanno tre figli, ed Emilio ha anche imparato a usufruire dei poteri della moglie-strega.
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