31 ottobre 2025

SEAN CONNERY

  Sir Thomas Sean Connery, nasce il 25 Agosto 1930.

Muore il 31 Ottobre 2020.

Attore scozzese. 

Premi e Riconoscimenti .
Premio Oscar : 1988

Filmografia :
Attore :
Cinema :
  • Club di gangsters
  • I piloti dell'inferno
  • La grande porta grigia
  • Il bandito dell'Epiro
  • Estasi d'amore - Operazione Love
  • Il terrore corre sul fiume
  • Scotland Yard sezioni omicidi
  • Il giorno più lungo
  • Agente 007 - Licenza di uccidere
  • A 007, dalla Russia con amore
  • La donna di paglia
  • Marnie, regia di Alfred Hitchcock
  • Agente 007 - Missione Goldfinger
  • La collina del disonore
  • Agente 007 - Thunderball
  • Una splendida canaglia
  • Agente 007 - Si vive solo due volte
  • Shalako
  • La tenda rossa
  • Agente 007 - Una cascata di diamanti
  • Riflessi in uno specchio scuro
  • Ransom, stato di emergenza per un rapimento
  • Assassinio sull'Orient Express
  • Il vento e il leone
  • L'uomo che volle farsi re
  • Robin e Marian
  • Il prossimo uomo
  • Quell'ultimo ponte
  • 1855 - La prima grande rapina al treno
  • Meteor
  • Cuba
  • Atmosfera zero
  • Mai dire mai
  • Highlander - L'ultimo immortale
  • Il nome della rosa, regia di Jean-Jacques Annaud
  • The Untouchables - Gli intoccabili, regia di Brian De Palma
  • Il presidio - Scena di un crimine
  • Indiana Jones e l'ultima crociata, regia di Steven Spielberg
  • Sono affari di famiglia
  • Caccia a Ottobre Rosso
  • La casa Russia
  • Highlander II - Il ritorno
  • Robin Hood - Principe dei ladri
  • Mato Grosso
  • Sol levante
  • Il primo cavaliere
  • The Rock
  • The Avengers
  • Scoprendo Forrester
  • La leggenda degli uomini straordinari

BUD SPENCER

  Bud Spencer, pseudonimo di Carlo Pedersoli, nasce il 31 Ottobre 1929, muore il 27 Giugno 2016.

Attore italiano. 


Filmografia :
Cinema :
Dio perdona…io no
Oggi a me…domani a te
I quattro dell’Ave Maria
Un esercito di 5 uomini
Lo chiamavano Trinità
…continuavano a chiamarlo Trinità
4 mosche di velluto grigio, regia di D. Argento
..più forte ragazzi
Anche gli angeli mangano fagioli
Piedone lo sbirro
…altrimenti ci arrabbiamo
Porgi l’altra guancia
Lo chiamavano Bulldozer
Pari e dispari
Io sto con gli ippopotami
Chissà perché….capitano tutte a me
Chi trova un amico trova un tesoro
Banana Joe
Bomber
Nati con la camicia
Superfantagenio

TELEVISIONE - IL COMMISSARIO MONTALBANO - ' IL GIRO DI BOA '

Il giro di boa

  • Scritto da: Andrea Camilleri, Francesco Bruni, Salvatore De Mola

Trama 

Il Commissario Montalbano non passa un bel momento, disturbato dalle notizie che provengono da Genova, e pensa addirittura alle dimissioni dalla polizia. Durante la solita nuotata, ritrova un cadavere a cui cerca di dare un'identità e lo stesso giorno assiste all'arrivo di una barca di clandestini tra i quali c'è un bambino che tanto gli ricorda François. Pochi giorni dopo scopre che quel bambino ha perso la vita e lui poteva certamente evitargli questa fine, avendo notato la resistenza che il bambino provava verso la “madre”. Grazie alle confidenze dell'amica svedese Ingrid, ex amante dell'uomo trovato cadavere, il commissario trova un denominatore comune tra le due storie: un'organizzazione criminale nordafricana che opera nella tratta di bambini ed effettua regolarmente sbarchi in Sicilia, nascondendoli come salvataggi umanitari con la collaborazione di elementi del posto; il bambino aveva capito e tentato la fuga, e per questo è stato ucciso; l'uomo trovato cadavere era il responsabile locale della tratta, già dato per morto un anno prima e giustiziato dal capo per aver alzato troppo la testa e attirato l'attenzione. Alla fine Montalbano e la sua squadra riescono a smantellare questa rete di traffici di esseri umani, ma il commissario rimane ferito.

LIBRI - ' POIROT SUL NILO ' - AGATHA CHRISTIE

Poirot sul Nilo è uno tra i più celebri Romanzi della giallista inglese Agatha Christie. Pubblicato nel 1937.

#Book #Christie

Trama 

Hercule Poirot si imbarca sul lussuoso battello Karnak per una crociera sul Nilo in Egitto; durante il viaggio fa la conoscenza della giovane donna d'affari Linnet Ridgeway, in viaggio di nozze con il neomarito Simon Doyle, e di Jacqueline de Bellefort, un tempo migliore amica di Linnet e ora intenzionata a ossessionare con la sua presenza la giovane, colpevole di avere sposato Simon Doyle un tempo suo fidanzato, del quale è ancora innamorata. Jacqueline segue Simon e Linnet durante la loro luna di miele, apparendo nei momenti più impensati e importunando la coppia con la sua ossessiva presenza. I Doyle decidono allora di depistare la donna e di intraprendere di nascosto la crociera sul Nilo a bordo del Karnak, ma Jacqueline scopre tutto e si imbarca anche lei come passeggera. Durante una visita ai templi di Abu Simbel, un grosso masso rischia di cadere e colpire Linnet. I sospetti ricadono su Jacqueline, che però dimostra di essere stata lontana dal luogo in cui è successo l'incidente.

Una sera, nel salone del battello, dopo che Linnet si è già ritirata per la notte, Jacqueline ferisce Simon ad una gamba con un colpo di rivoltella di fronte a Cornelia Robson, ma poi, presa dal rimorso, allontana l'arma spingendola sotto un divano con un calcio e viene quindi accompagnata in camera, sedata e sorvegliata a vista per il resto della notte dall'infermiera Miss Bowers. Nel frattempo, il dottor Bessner viene svegliato da Cornelia e va nel salone a soccorrere Simon, prestandogli le prime cure e facendolo trasportare nella sua cabina. D'accordo con Simon e Bessner, Cornelia torna nel salone per recuperare la pistola di Jacqueline, ma scopre che è scomparsa da sotto il divano.

La mattina dopo, Linnet Doyle viene ritrovata morta nel suo letto, uccisa con un colpo di rivoltella Calibro 22 (la stessa di Jacqueline) alla testa. Sulla parete accanto a lei è stata tracciata col sangue la lettera "J", che porta a pensare che Linnet possa aver tentato di indicare l'identità del proprio assassino prima di morire, ipotesi che però viene subito smentita. A parte Simon Doyle e Jacqueline, che possiedono entrambi un alibi per l'ora del delitto (lui immobilizzato dalla ferita, lei sorvegliata dall'infermiera), tutti i passeggeri del battello risultano potenziali indiziati. La presenza sul Karnak di un vecchio amico di Poirot, il colonnello Race, che sta cercando una spia nemica, non fa che aumentare il mistero.

L'attenzione di Poirot si concentra sulla pistola, che viene effettivamente recuperata dal Nilo, avvolta da un fazzoletto macchiato di sangue e dalla stola di Miss Van Schuyler, che ne aveva segnalato la scomparsa la sera prima. L'investigatore rileva subito un'incongruenza, in quanto il fatto che la pistola sia avvolta nel fazzoletto e nello scialle contrasta con la tipologia di ferita alla tempia di Linnet Doyle, perché la presenza di bruciature intorno al foro del proiettile non sarebbe stata possibile se il colpo fosse partito da un'arma avvolta nella stoffa: l'unica soluzione parrebbe quella di un terzo colpo esploso, ma dalla pistola ne mancano solo due. Nel frattempo si trova costretto a valutare anche una serie di falsi indizi, come per esempio una bottiglia gettata in acqua proprio nello stesso momento dell'arma, e il furto di una collana di perle che vede Tim Allerton come sospettato principale.

Mentre si trova nella cabina del Dottor Bessner, conversando con lui e con Simon, Poirot viene interpellato dalla cameriera di Linnet, Louise Bourget, che fornisce una serie accurata quanto inutile di dettagli (facendosi sentire anche da Bessner e Simon) sul fatto che non ha visto nessuno entrare o uscire dalla cabina della sua padrona. Poche ore dopo, la ragazza viene trovata morta nella sua cabina, pugnalata al cuore con una lama piccola come un bisturi e in mano un frammento stracciato di una banconota, segno che aveva cercato invano di ricattare il colpevole. Mentre Poirot si trova nuovamente nella cabina del Dottor Bessner, interviene la signora Salomè Otterbourne, che annuncia di conoscere il nome dell'assassino, ma poco prima che riesca a pronunciarlo, qualcuno le spara alla testa dall'esterno della cabina e la uccide.

Ma Poirot ha già compreso come si è svolta la vicenda e ha individuato i colpevoli in Simon e Jacqueline, che in realtà sono ancora innamorati l'uno dell'altra. Simon aveva sposato Linnet unicamente per i suoi soldi, e con l'intento di sbarazzarsi di lei a tempo debito per ereditare il suo patrimonio e sposare Jacqueline. Quest'ultima ha progettato l'uccisione della sua ex amica perché sapeva che Simon non possedeva sufficiente freddezza per agire da solo e si sarebbe sicuramente fatto smascherare.

La loro scenata nel salone alla presenza di testimoni, lo sparo da parte di Jacqueline e l'insistenza di Simon affinché la ragazza venisse condotta via e sorvegliata a vista, erano stati accuratamente pianificati per garantire un alibi a entrambi. In effetti, la pallottola sparata da Jacqueline ha in realtà colpito il bordo di un tavolino, dove Poirot riscontra una scalfittura recente. Simon aveva simulato il sangue, con dell'inchiostro rosso. Rimasto solo dopo che Jacqueline viene condotta via, Simon ha recuperato la pistola da sotto il divano, è corso nella cabina di Linnet e l'ha uccisa, tracciando la "J" sulla parete. Ritornato precipitosamente nel salone, si è sparato alla gamba avvolgendo l'arma nella stola della Van Schuyler per attutire il terzo colpo e ha gettato la pistola ancora avvolta nello scialle fuori dalla finestra, in tempo per essere raggiunto dal dottor Bessner, chiamato a soccorrerlo.

Jacqueline è stata costretta a commettere il secondo ed il terzo omicidio per evitare che lei e Simon venissero smascherati. Louise Bourget, dopo aver visto Simon allontanarsi dalla cabina della moglie all'ora del delitto, ha approfittato del suo colloquio con Poirot per far capire al giovane di conoscere la verità, e di conseguenza per ricattarlo. Simon ha poi insistito per un colloquio privato con Jacqueline, durante il quale l'ha avvertita del pericolo. Jacqueline uccide quindi la cameriera con uno dei bisturi del dottor Bessner, ma viene a sua volta notata dalla Otterbourne. Successivamente, quando Simon si rende conto che la signora Otterbourne sta per rivelare il nome di Jacqueline, comincia a parlare a voce molto alta in modo da farsi sentire dalla sua complice nella cabina accanto. Jacqueline, malgrado il rischio, riesce a sparare alla Otterbourne attraverso la porta aperta della cabina, eliminando la scomoda testimone e rientrando subito nella sua stanza.

Pur non avendo la minima prova, Poirot riesce a far crollare psicologicamente Simon Doyle e a fargli confessare tutto. Altri misteri trovano alla fine spiegazione: la spia nemica risulta essere il signor Richetti, mentre il ladro della collana di perle è Tim Allerton, ma Poirot gli permette di rimpiazzare il gioiello e di evitare la prigione, in modo che egli possa sposare Rosalie Otterbourne. L'altra coppia che progetta il matrimonio è quella formata da Cornelia Robson e il dottor Bessner, con gran sorpresa del giovane signor Ferguson, un acceso comunista che alla fine si rivela essere membro di una grande famiglia aristocratica del paese e che sperava di poter sposare la ragazza. Al momento della cattura, Jacqueline uccide Simon e si suicida con una seconda rivoltella che teneva nascosta.

CINEMA - ' LA CONDANNA ' - MARCO BELLOCCHIO

La condanna è un Film del 1991 diretto da Marco Bellocchio.

#Movie #Bellocchio

Trama : 

Durante una visita al Museo della Villa Farnese di Caprarola, la studentessa Sandra si smarrisce, rimanendo chiusa dentro il labirintico palazzo. Mentre scende la sera si sofferma a guardare un quadro di Leonardo da Vinci, "La Madonna Litta". Alle sue spalle si avvicina uno sconosciuto, che si rivelerà poi essere l'architetto Lorenzo Colajanni. L'uomo raggiunge Sandra, fuggita in una cisterna, poi ritornano nelle varie sale: lui l'aggredisce, lei fugge, e infine gli si offre nuda sul letto a baldacchino nella stessa posa della Maja desnuda di Goya. Lui la possiede non senza averle fatto prima un lungo discorso sulla bellezza alla quale bisogna infondere il movimento e la vita: "Io ti amo, poi distruggerò il quadro di Goya: poi tu mi farai a pezzi come si fanno a pezzi le statue". Il mattino dopo entrambi si sveglieranno nel palazzo, dal quale Lorenzo propone di uscire, essendo in possesso delle chiavi. Ciò verrà percepito da Sandra come un raggiro, e la spingerà a sporgere denuncia contro di lui. Nell'aula di un tribunale l'architetto Colajanni viene accusato di sequestro di persona e stupro, tuttavia lui nega. Alla fine la ragazza cederà ammettendo di essersi in ultima istanza concessa di sua volontà allo sconosciuto. Il pubblico ministero Malatesta, ottenuta la condanna di Colajanni, entra in una crisi matrimoniale con la moglie, la quale lo accusa di non soddisfarla sessualmente. Finisce così in un turbine di confusione, dopo una serie di confronti con Sandra, la quale gli lancerà una torta in faccia in segno di disprezzo, e con l'ormai condannato Lorenzo. Trovandosi sedotto e provocato da una contadina intenta alla mietitura, Malatesta rifiuta vigorosamente ogni avance, ripensando e appellandosi alla violenza dalla quale ha difeso la giovane Sandra. La moglie, Monica, dopo averlo lasciato, decide di tornare da lui, ritrovandosi però nella stessa noia quotidiana di prima, a cui ora aggiunge un vero disprezzo verso l'uomo. La vita di Malatesta ne esce irrimediabilmente stravolta.

CINEMA - ' UNA GITA SCOLASTICA ' - PUPI AVATI

Una gita scolastica è un Film del 1983, diretto da Pupi Avati.

#Movie #Avati

Trama : 

Laura, ormai ottantaquattrenne, ritrova la foto di classe di terza liceo e rivive, in una sorta di dormiveglia che prelude alla sua morte, l'emozione di un momento speciale della gioventù, al termine dell'anno scolastico del 1914, alla vigilia della Prima guerra mondiale: la gita scolastica di tre giorni, concessa in premio alla sua classe, la terza G, la migliore del liceo. I trenta allievi, maschi e femmine, guidati dal professore di italiano e accompagnati dalla professoressa di disegno, attraverseranno a piedi l'Appennino da Bologna a Firenze passando per Sasso Marconi e Porretta Terme.

La ragazza, non brutta ma un po' scialba, è innamorata di Angelo, il più bello della classe (conteso da tutte le compagne), e tenterà invano di conquistarlo; si accontenterà, alla fine, di avere dal suo amato un'attenzione di facciata che la renderà felice per il resto della gita, grazie a un regalo (l'orologio da tasca ereditato dal padre).

Il timido e impacciato professor Balla è innamorato della collega Serena, che lo porterà a riscoprire i propri sentimenti e a meditare sulla sua dichiarata "paura delle donne". Serena è intenzionata a tradire in questa occasione, per ripicca, il marito adultero; ma dopo aver illuso Balla, avrà un'avventura con uno degli alunni. A gita conclusa, il professore, in forza del suo amore e nonostante la delusione subita, la difenderà dalle accuse delle autorità scolastiche e si allontanerà con lei; preludio, forse, a una vita insieme.


CINEMA - ' LA MESSA E' FINITA ' - NANNI MORETTI

La messa è finita è un Film del 1985 diretto da Nanni Moretti.

#Movie #Moretti

In concorso al Festival di Berlino del 1986, il Film ha vinto l'Orso d'argento, gran premio della giuria e ottenuto la menzione speciale della giuria CICAE.

Trama : 

Don Giulio, sacerdote inviato in missione in un Paese lontano per alcuni anni, ritorna a Roma, sua città natale, dove gli viene assegnata una piccola parrocchia di periferia. Ristabilisce i rapporti con la sua famiglia e cerca di riprendere i contatti con gli amici d'infanzia. Tuttavia, ben presto si accorge che ogni cosa è cambiata: il suo amico Saverio, deluso da una storia d'amore finita male, è divenuto paranoico ed è chiuso in casa. Cesare dichiara di voler avvicinarsi al cattolicesimo, ma la sua sembra una decisione di convenienza e non dettata da vera fede. Un altro amico, Andrea, ha un passato da terrorista ed è alle prese col processo.

L'ex parroco, don Antonio, vive vicino alla chiesa e ha messo su famiglia. Un altro amico, Gianni, vive la sua omosessualità non dichiarata. Don Giulio non riesce a far breccia in nessuna delle loro vite. La situazione peggiore è però all'interno della sua famiglia, dove suo padre, ormai anziano, prende una cotta per una ragazza molto più giovane e lascia la moglie, che entra in una profonda depressione. Mentre il giovane prete perde l'entusiasmo che aveva caratterizzato il suo arrivo nella Parrocchia, sua madre, incapace di accettare l'addio del marito, si toglie la vita.

Come se non bastasse la sorella Valentina gli comunica che ha intenzione di andarsene a vivere da sola e di abortire il figlio concepito con il fidanzato Simone, un giovane uomo stravagante che ha come unico interesse il birdwatching sui monti. Celebrando la Messa per il matrimonio di Cesare, Giulio annuncia ai fedeli di voler lasciar la parrocchia per andare in una sperduta missione in Patagonia, dove per molti anni ha svolto la propria opera un frate francescano da lui incontrato a Roma. Alla fine della celebrazione ha l'occasione per recuperare il senso del suo sacerdozio.

ARTE - ' SERA SUL VIALE KARL JOHAN ' - EDVARD MUNCH

Sera sul viale Karl Johan (Aften på Karl Johan) è un dipinto a olio su tela del pittore norvegese Edvard Munch, realizzato nel 1892 e conservato al museo d'arte di Bergen.

#art #History #Paint #Munch

Descrizione :

Il dipinto raffigura la passeggiata serale dei cittadini di Christiania (il nome muterà in Oslo nel 1925) nel viale Karl Johan, centro pulsante della vita cittadina. Munch aveva già affrontato in altre opere il tema della passeggiata; se quest'ultime, tuttavia, presentano dei debiti alla lezione impressionista di Pissarro e Monet, e sono immerse in un'atmosfera allegra e piacevole, la Sera sul viale Karl Johan costituisce per Munch un'occasione per tradurre in pittura il proprio pensiero sulla borghesia e alle sue vuote ritualità. Le persone che affollano viale Karl Johan, infatti, sono borghesi, e sono raffigurati nel loro aspetto più terribile: i loro occhi sono spalancati, l'espressione del viso è fissa, il colore dell'incarnato è giallastro. Più che a uomini, infatti, i componenti di questo corteo funebre fanno pensare a zombie, ovvero a creature spiritualmente vuote che sembrano procedere avanti ineluttabilmente, come automi telecomandati, dando vita a una sensazione di soffocamento; Munch, in particolare, enfatizza questo senso di oppressione tagliando tutte le figure all'altezza del petto, in modo che avanzando sembrano travolgere lo spettatore insieme a loro. Di umano, a questi personaggi, è rimasto solamente l'abbigliamento, che si compone di eleganti cilindri neri per gli uomini e gli eccentrici cappellini à la page per le signore.

Anticipando il tema dei morti viventi, e mostrandosi sensibile ai pièce di Ibsen e Strindberg, Munch tramuta il piacevole rito del passeggio in un'accusa all'alienazione e allo spaesamento dell'umanità nella società moderna. Munch rivolge questa feroce critica non solo ai singoli personaggi (ormai ridotti a un'unica, compatta falange), bensì anche alle istituzioni: sullo sfondo si erge con fare intimidatorio il municipio, illuminato da una luce inizialmente gialla, che tramuta le finestre in occhi luminescenti che sembrano controllare che tutto vada secondo gli schemi previsti dalle convenzioni borghesi. A destra del municipio si eleva minacciosamente un'escrescenza nerastra (secondo alcuni un cipresso), mentre a sinistra è presente una schiera di abitazioni, del tutto simile a quelle «case mostruose / dalle cento e cento occhiaie» cantate da Gabriele D'Annunzio.

Alla vacuità dei borghesi - che sembrano partecipare a un funerale, più che passeggiare - si contrappone la figura che si incammina sulla destra in direzione opposta. Non possiamo dire quale sia il volto di quest'esile ombra, ma nonostante questo sappiamo con certezza che è più umano delle figure cadaveriche e svuotate che passeggiano sul marciapiede.

Quest'uomo rema controcorrente e non si cura della massa, dalla quale non viene compreso; probabilmente è lo stesso Munch che si ritrae nell'atto di allontanarsi dai borghesi, continuando tuttavia a rimanere nel campo visivo dell'opera, come se fosse suo malgrado imprigionato in quel mondo che tanto lo spaventa.



CINEMA - ' PRIMA DELLA RIVOLUZIONE ' - BERNARDO BERTOLUCCI

Prima della rivoluzione è un film del 1964 scritto e diretto da Bernardo Bertolucci, con protagonisti Francesco Barilli e Adriana Asti.

#Movie #history #Bertolucci

Trama

Parma, 1962. Fabrizio, un giovane studente, avverte la difficoltà di conciliare la propria estrazione socioeconomica borghese con la militanza nel Partito Comunista Italiano. Resta traumatizzato dalla morte del suo amico Agostino, annegato nel Po. L'arrivo della zia Gina, una giovane ed elegante donna che risiede a Milano, aumenta il suo disorientamento: la zia si innamora di lui e Fabrizio ricambia. La zia tuttavia ritorna a Milano. Fabrizio, conscio della sua debolezza e dell'impossibilità di realizzare le sue aspirazioni personali e politiche, sceglie il rispetto delle convenzioni: rinuncia a Gina e sposa Clelia, una giovane e bella fanciulla di buona famiglia.

LIBRI - ' IL COLIBRI' ' - SANDRO VERONESI

Il colibrì è un romanzo italiano scritto da Sandro Veronesi pubblicato nel 2019, vincitore del Premio Strega 2020.

 #Book #History #veronesi

Trama

Il romanzo narra la vita del dottor Marco Carrera, oculista, costellata di eventi inusuali e di disgrazie che colpiscono la sua famiglia, fino a quando, di questa, sopravvive solo la nipote Miraijin, una bimba meticcia avuta dalla figlia al di fuori di una relazione stabile, nei confronti della quale assume il ruolo di genitore surrogato. Passata gran parte della sua vita in apparente immobilità, con l'unico percettibile scopo di sopravvivere ai colpi di un destino avverso, solo illuminato dalla relazione platonica-epistolare con Luisa, sua amica di infanzia, troverà nella nipote la ragione di vivere, sognando per essa il destino che porta nel nome ("Uomo nuovo", in giapponese).

Questa, crescendo, si mostra all'altezza del sogno del nonno, mostrandosi versata in tutti gli sport e tutte le attività, diventando influencer sui social media fino ad assumere la leadership di un movimento, destinato poi ad ampliarsi, che lotta per la affermazione delle "Verità" (valori umani solidaristici consolidati) contro le "Libertà" (disvalori egoistici tuttavia giustificati come libertà di scelta individuale). Sarà lei, infine, a organizzare l'incontro di amici e familiari che circonderà Marco, ormai malato oncologico terminale, nel casale di famiglia dove avverrà il suo suicidio assistito, ripetendo ella, idealmente, il gesto con cui Marco aveva posto fine, molti anni prima, alle sofferenze del padre.


CINEMA - ' IL LADRO DI BAMBINI ' - GIANNI AMELIO

Il ladro di bambini è un film del 1992 diretto da Gianni Amelio, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 45º Festival di Cannes.

#cannes #Movie #History #Amelio

Trama

All'inizio del film viene descritto l'epilogo della vicenda di una famiglia di siciliani emigrati a Milano. La madre, senza marito, vive di lavori saltuari e non riesce a mantenere i due figli (Luciano, di nove anni, e Rosetta, undicenne). Per sbarcare il lunario, la donna ha indirizzato Rosetta alla prostituzione. Questa situazione perdura fino al giorno in cui intervengono le autorità. Dopo l'arresto della madre, i bambini sono destinati ad un istituto a Civitavecchia. Antonio, carabiniere calabrese, viene incaricato di accompagnarli in treno insieme a un suo collega, un tale Grignani. Costui, che avrebbe dovuto tradurre i bambini insieme a lui, scende invece a Bologna per incontrare una sua vecchia fiamma lasciando ad Antonio l'intera incombenza, che dovrebbe risolversi in una semplice formalità di un paio d'ore.

I due bambini mostrano subito una certa antipatia verso la divisa di Antonio, e le cose continuano a complicarsi, non solo per via dallo stato di salute di Luciano, sofferente di asma; infatti, l'istituto si rifiuta di ammettere i due bambini insistendo sul fatto che tra i documenti portati da Antonio manca un certificato medico di Rosetta: si tratta presumibilmente di una scusa della direzione per liberarsi di un caso ritenuto scomodo. Ad Antonio non resta che continuare il suo lavoro senza poter passare per le vie gerarchiche, dato che è costretto a coprire l'imboscamento del collega. Prima si ferma da due colleghi a Roma, poi i tre si dirigono quindi verso Gela, dove un secondo istituto dovrebbe ospitare Rosetta e Luciano.

Solo e privo del controllo della situazione, Antonio è costretto a improvvisare. Per una notte, i bambini dormono in pensione a sue spese; giunti in Calabria, trascorrono un giorno a casa della sorella del carabiniere, in concomitanza con un pranzo di Prima comunione di un loro parente. I bambini hanno l'occasione di distrarsi e socializzare con i coetanei, tranquillizzati dal fatto che Antonio li ha presentati come figli di un suo superiore. A un certo punto però la signora Papaleo, una giovane invitata bigotta e petulante, riconosce Rosetta da una foto vista su un giornale e va in giro a raccontare che la ragazzina ha un passato da prostituta. Rosetta subisce il colpo e inizia a sentire il peso di quella che sembra essere una macchia indelebile sulla sua vita. È in questi momenti difficili che tra i bambini ed il carabiniere inizia ad instaurarsi una certa intesa solidale, e lo stesso Antonio, dapprima rinchiuso nel suo dovere, prova compassione per il loro stato di rifiuti della società.

Dopo aver attraversato lo stretto di Messina i tre fanno conoscenza con due affabili turiste francesi, Nathalie e Martine. Presso il duomo di Noto, poi, uno scippatore strappa a Rosetta la macchina fotografica di una delle turiste. Antonio vede scappare il ladro e senza pensarci un attimo lo insegue. Dopo averlo raggiunto, riesce ad arrestarlo e a portarlo in caserma dalla polizia. Privo di esperienza e perfettamente in buona fede, non considera il fatto che dovrà anche rendere conto del lungo viaggio di tre giorni intrapreso con i piccoli senza avvertire il comando. Con parole dure e sprezzanti, il maresciallo lo rimbrotta rinfacciandogli il fatto che il suo comportamento sarebbe da considerarsi un sequestro di persona. I tre riprendono comunque il viaggio. Antonio è affranto, non soltanto per le conseguenze che potrebbe subire sotto il profilo legale, ma anche perché profondamente frustrato a causa del cattivo esito di una buona azione intrapresa per due bambini sfortunati. Giunti infine in prossimità dell'istituto, Antonio sentendo il pericolo di un colpo di sonno si ferma a dormire in auto in uno spiazzo. La vicenda si conclude alle prime luci dell'alba, quando i due fratelli restano seduti sul ciglio della strada in silenzio, in attesa del loro destino.

LIBRI - ' IL SEPLOTO VIVO ' - PATRICIA HIGHSMITH

Il sepolto vivo (titolo originale: Ripley Under Ground) è un romanzo del 1970 di Patricia Highsmith.

#Book  #History #Highsmith

Trama

Sei anni dopo gli eventi narrati in Il talento di mister Ripley, Tom Ripley, ormai trentenne, vive una vita agiata, grazie alla rendita ereditata da Dickie Greenleaf e ad occasionali collaborazioni con un contrabbandiere internazionale (Reeves Minot), abitando in una grande villa, “Belle Ombre”, nella campagna francese. Vive in compagnia della moglie francese, Héloïse Plisson, che però in quel periodo è in vacanza in Grecia.

Segretamente dalla moglie egli è socio occulto di una casa d'arte londinese, la “Derwatt Ltd.”, proprietaria di una galleria, la “Buckmaster”, che produce e commercializza falsi quadri di un misterioso pittore, Philip Derwatt, conosciuto semplicemente come Derwatt. In realtà Derwatt è morto suicida alcuni anni prima, proprio quando iniziava ad essere conosciuto e quotato sui mercati artistici, ma la notizia è stata tenuta nascosta, su suggerimento di Ripley, dai due proprietari della galleria, Ed Banbury e Jeff Constant, i quali utilizzando un bravo pittore, Bernard Tufts, hanno continuato a produrre falsi quadri di Derwatt, facendo credere che egli vivesse, in volontario esilio e sotto falso nome, in un paesino del Messico. Il fascino del pittore misterioso e la bravura di Bernard hanno fatto sì che le quotazioni di Derwatt crescessero e l'azienda prosperasse. Tutto andrebbe a gonfie vele, non fosse che Bernard Tufts, che adorava Derwatt come un idolo, è afflitto dal senso di colpa per averne falsificato l'opera. La situazione si complica quando un collezionista americano, Thomas Murchison, comunica loro i dubbi (esatti) sul fatto che un quadro di Derwatt, in suo possesso, sia un falso e che intende farlo visionare da un perito, e perciò intende recarsi a Londra.

Preoccupato che tutto il castello di menzogne creato, coi guadagni connessi, possa crollare, Ripley decide di utilizzare il suo talento nell'assumere altre personalità, andando a Londra ed impersonando Derwatt, che per una volta avrebbe deciso di abbandonare il suo isolamento, incontrare Murchison per convincerlo che il suo quadro è originale. Ripley/Derwatt non riesce a convincere Murchison, tantopiù che quest'ultimo viene avvicinato da Bernard che, con fare misterioso, gli consiglia di non acquistare altri Derwatt, quindi Ripley, ripresi I suoi panni, riesce ad invitare Murchison a Belle Ombre per fargli vedere i suoi Derwatt, e per cercare di distoglierlo dal rivelare i suoi dubbi al perito della Tate Gallery ed alla polizia.

A Belle Ombre, Murchison può osservare I due Derwatt di proprietà di Ripley, ipotizzando (correttamente) che almeno uno dei due sia falso. Rendendosi conto che nulla potrebbe far cambiare idea all'americano, Ripley gioca l'ultima carta, rivelando l'intera truffa a Murchison, e chiedendogli di non rivelare nulla, avendo pietà soprattutto di Bernard le cui condizioni psichiche sono al limite. Ovviamente Murchison rifiuta, al che Ripley lo uccide, come al solito senza porsi problemi di ordine morale. Seppellisce il corpo in un boschetto nei pressi della villa e l'indomani, quando Murchison avrebbe dovuto ripartire per Londra, porta i bagagli ed il quadro all'Aeroporto di Parigi Orly, abbandonandoli nella zona delle Partenze.

Nonostante Ripley gradirebbe restare solo per poter decidere che fare, riceve la visita di Chris Greenleaf, cugino di Dickie, che, passeggiando nei dintorni della casa scopre la recente sepoltura, senza comprendere esattamente di cosa si tratti. Ripley si rende conto che se la polizia indagherà, come probabile, sulla scomparsa dell'americano non ci metterà molto a ritrovarne il corpo, decide quindi di spostarlo. Ma non si tratta di un'operazione così semplice riuscire a farlo senza farsi accorgere, da Chris o dai domestici. Per somma sventura alla villa arriva, inaspettato, anche Bernard in preda ad una crisi depressiva, che lo spinge a voler confessare tutta la truffa alla polizia e con chiari istinti suicidi, anche perché è stato lasciato da una ragazza. Ripley confessa a Bernard l'assassinio di Murchison, lo convince a non andare alla polizia ed aiutarlo a spostare il corpo, gettandolo in un fiume a qualche chilometro di distanza, dopo averlo zavorrato con pietre.

La polizia francese in contatto coll'ispettore Webster di Scotland Yard, inizia le indagini sulla sparizione di Murchison, ispezionando anche Belle Ombre ed I paraggi. A complicare la faccenda per Ripley, Héloïse ritorna senza preavviso dalla vacanza greca e scopre con terrore che in cantina c'è un uomo impiccato. In realtà si tratta di un fantoccio, abbigliato con gli abiti di Bernard (nel frattempo scomparso), che ha approntato la macabre messinscena per significare la fine della sua precedente vita di falsario. A conferma di ciò Ripley scopre un biglietto in cui il pittore annuncia la decisione di confessare tutto alla polizia, per liberarsi del peso che porta dentro da troppo tempo. Qualche giorno dopo, senza spiegazioni, Bernard ricompare a Belle Ombre, Héloïse prova per lui un totale disgusto e ripugnanza e chiede insistentemente al marito di allontanarlo da loro. Ripley cerca di convincere Bernard a desistere dal progetto della confessione, ma quest'ultimo, in un'alternanza di stati d'animo contrastanti, tenta diverse volte di ucciderlo, accusandolo di essere l'inventore della colossale truffa. L'ultima volta, Bernard tramortisce Ripley e lo sotterra nella fossa scavata per Murchison. Ripley riesce però a tirarsi fuori, un po' malconcio, dalla fossa, cercando di tenere nascosto il fatto in modo che Bernard pensi che lui sia morto. Poiché nel frattempo, in Inghilterra, vista la scomparsa di Derwatt la polizia sta incalzando I soci della galleria d'arte, col rischio di scoprire le falsificazioni, Ripley organizza il suo ritorno a Londra sotto le mentite spoglie del pittore, per incontrare l'ispettore Webster e la signora Murchison.

Ritornato a Belle Ombre, Ripley si rende conto che la scomparsa di Bernard possa significare che ora stia realmente contemplando l'ipotesi del suicidio. Sentendosi responsabile decide di ritrovarlo, dapprima sull'isola greca dove Derwatt è realmente morto, quindi a Parigi ed infine a Salisburgo, ed in questa città infine riesce a ritrovarlo, ma Bernard si spaventa ancora di più, pensando che Ripley sia un fantasma. Sconvolto, fugge fino ad un burrone che sovrasta il fiume e qui si lancia nel vuoto, uccidendosi. Solo Ripley ha assistito al gesto, quindi, elabora rapidamente un piano per utilizzare questa morte come soluzione di tutti i problemi. Portato il cadavere in una grotta vicina, provvede ad una sommaria cremazione, seppellendo poi i resti. Tornato a casa riesce a convincere la polizia che sia Derwatt che Bernard si siano suicidati a Salisburgo. Coi due pittori scomparsi, le accuse di falsificazione d'arte non potranno mai essere provate e l'esistenza della Derwatt Ltd non è più in pericolo.

Il romanzo termina con Ripley a letto con Héloïse, che ha preferito ignorare cosa abbia realmente fatto il marito, e quale sia la provenienza dei suoi denari. Lo squillo del telefono getta Ripley nel panico, facendogli pensare si tratti della polizia che vuole indagare meglio sul fatto che così tante persone di sua conoscenza trovino una morte poco chiara. In realtà si tratta dei soci londinesi, ottimisti sul future della società, ma Ripley sa che ormai ogni trillo di telefono potrebbe essere l'annuncio per lui della fine.

Il tema dell'insicurezza e del dubbio lega il finale di questo romanzo con il primo. Mentre in quel caso era il pensiero che la semplice vista di un poliziotto l'avrebbe fatto temere che stesse venendo ad arrestarlo, così ora il suono del telefono per Ripley sarà la minaccia di essere stato scoperto.

CINEMA - ' IL PADRINO - PARTE III ' - FRANCIS FORD COPPOLA

Il padrino - Parte III (The Godfather Part III) è un Film del 1990 co-scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola e interpretato da Al Pacino, Andy García, Talia Shire, Diane Keaton e Sofia Coppola.

#Movie #History #FordCoppola

Trama

New York, 1979: Michael Corleone, da anni tornato a New York, è ormai miliardario e gode della fama di persona rispettabile. Indebolito dal diabete, la sua attenzione è rivolta in una sincera attività volta a guadagnarsi onorabilità sociale e ad estraniare definitivamente la propria famiglia dal mondo della mafia, mentre nel frattempo cerca di garantire la sicurezza di sua figlia Mary, presidente onoraria della Fondazione Andolini Corleone, impegnata nell'opera di rinascita culturale e sociale della Sicilia. Cerca invano di convincere il figlio Anthony a lavorare con lui, ma il figlio, con l'appoggio della madre, sceglie di intraprendere la carriera di cantante lirico. Vincent Mancini, figlio illegittimo di Sonny, irascibile e violento come il padre, entra al servizio dello zio Michael con l'appoggio della zia Connie, sorella di Michael.

Michael, dopo avere ricevuto dall'arcivescovo Gilday una bolla papale con un titolo onorifico conferitogli dal papa Paolo VI in virtù delle sue opere benefiche, invia una donazione di duecento milioni di dollari alla chiesa e ne investe altri seicento nella Banca Vaticana, per entrare nella Internazionale Immobiliare e assumerne il controllo. La società è controllata dal Vaticano insieme ad altri ed è un affare assai lucroso che gli assicurerebbe un enorme patrimonio. Tale investimento serve all'arcivescovo Gilday per evitare il rischio di una bancarotta fraudolenta causata dalle manovre di un gruppo di avidi uomini d'affari cattolici, guidati dal potente Licio Lucchesi, un influente uomo politico italiano, che guida la maggior parte dei clan mafiosi in Italia. L'uomo è anche alla guida del corrotto banchiere svizzero Frederick Keinszig.

Michael scopre ben presto di essersi infilato in un brutto impiccio. Forze occulte pongono ostacoli alla sua presa di controllo dell'Internazionale Immobiliare e, mentre partecipa a una riunione ad Atlantic City con gli altri boss italoamericani per annunciar loro di volersi ritirare dal giro e dedicarsi ai suoi nuovi affari completamente legali, si svolge un attentato compiuto con un elicottero in cui vengono uccisi quasi tutti i presenti, al quale scampano sia il capo della famiglia Tattaglia Don Osvaldo "Ozzie" Altobello, amico di vecchia data di Vito e padrino di battesimo di Connie, sia Michael, grazie all'intervento di Vincent e Al Neri. L'attentato è stato apparentemente orchestrato da Joey Zasa, un boss minore molto ambizioso che con questa manovra riesce a sbaragliare ogni concorrenza e si impone come nuovo capo assoluto della malavita di New York.

Mentre Michael ha una grave crisi diabetica, Vincent, con l'approvazione di Connie (ma contro i voleri di Michael), uccide Zasa e la situazione della malavita newyorkese precipita nel caos. Nel frattempo Don Altobello cerca di convincere Michael ad accettare le condizioni di Gilday, ma l'altro rifiuta, conscio che la fortunata sopravvivenza di Altobello potrebbe non essere stata una coincidenza. Giunto a Palermo per assistere al debutto nell'opera di Anthony, Michael scopre tramite Vincent, il quale ha finto di volerlo tradire, che Don Altobello era complice di Zasa e che tutto è stato in realtà architettato da Lucchesi, il quale vuole impedire a Michael di entrare nella Internazionale Immobiliare per mantenerne il controllo.

Il Papa è l'unico che può esprimere il voto decisivo per concludere la trattativa di Internazionale Immobiliare ma è incapacitato da gravi problemi di salute; non potendo agire altrimenti, Michael si reca a raccontare la verità sulla truffa mossa contro di lui a un importante cardinale, Lamberto, noto per la sua saggezza e onestà. L'ecclesiastico crede alle parole del boss e lo convince, inoltre, a fare la prima confessione da più di trent'anni: inizialmente restio, Michael alla fine accetta e, scoppiando in lacrime, confessa i propri peccati, esternando tutto il rimorso per le proprie azioni, soprattutto per l'omicidio di Fredo. Alla morte di Paolo VI, Michael scopre che Lamberto, eletto con il nome di Giovanni Paolo I, ha deciso di avviare un'indagine sulla truffa segnalatagli e di ratificare il contratto con la famiglia Corleone: ciò ovviamente è un'ottima notizia per la Famiglia, ma Michael capisce che presto il nuovo papa potrebbe essere assassinato.

Anche la vita di Michael è in pericolo, poiché Altobello si è nel frattempo recato nel paese di Montelepre, dove ha assoldato un sicario siciliano, Mosca, noto per la sua infallibilità. Nonostante il soggiorno in Sicilia offra a Michael e Kay l'occasione per riconciliarsi, quando Don Tommasino, eterno amico dei Corleone, viene assassinato da Mosca, Michael comprende che tutto il suo operato per estraniare la famiglia dal crimine è stato vano; realizza così di non poter proseguire oltre e cede il comando al nipote, che per l'occasione assume il nome di Don Vincenzo Corleone, e si ritira a vita privata, giurando a Dio di non avere mai più a che fare con il crimine. La sera del debutto di Anthony al Teatro Massimo di Palermo, Vincent manda sicari ad eliminare Frederick Keinszig, che viene soffocato e impiccato a un ponte, l'arcivescovo Gilday, che viene crivellato da Al Neri, mentre Connie Corleone avvelena don Altobello con alcuni cannoli e Calò, braccio destro di Tommasino, uccide Lucchesi conficcandogli nel collo i suoi stessi occhiali, finendo poi eliminato dalle sue guardie. Purtroppo tutto questo non avviene abbastanza tempestivamente da impedire che l'assassinio ai danni del papa, tramite avvelenamento del suo tè, venga attuato. All'uscita del Teatro Massimo, Mosca spara contro Michael, ma riesce solo a ferirlo e a colpire per errore la figlia di quest'ultimo, Mary, che rimane uccisa. Vincent spara a Mosca, uccidendolo, mentre tutti si disperano per la morte della ragazza.

Bagheria, 1997: Michael, ormai solo e abbandonato da tutti, è tornato a vivere in Sicilia. Nella quiete della stessa villa dove cinquant'anni prima era morta Apollonia Vitelli, Michael spira.

MUSICA - IL CLAVICEMBALO - STORIA

I Clavicembali sono una famiglia di strumenti a corde dotati di tastiera, tra questi anche i più piccoli virginale e spinetta. Chi suona il clavicembalo è chiamato clavicembalista, mentre i costruttori di clavicembali e strumenti simili sono detti cembalari.

#Music #History #cembalo

Questi strumenti generano il suono pizzicando una o più corde, anziché colpirle come avviene nel Pianoforte o nel Clavicordo. La famiglia del clavicembalo ha probabilmente avuto origine quando una tastiera è stata adattata a un salterio, fornendo così un mezzo per pizzicare le corde. Il termine stesso, che compare per la prima volta in un documento del 1397, deriva dal latino clavis, chiave (intesa come il meccanismo che utilizza il movimento del tasto per azionare il leveraggio retrostante), e cymbalum, termine che designava nel Medioevo gli strumenti musicali con corde parallele tese su una cassa poligonale e senza manico, come il salterio o la cetra. La più antica descrizione nota del clavicembalo risale al 1440 circa.

Verso la fine del XVIII Secolo, con lo sviluppo del fortepiano e il successivo crescente utilizzo del pianoforte, il clavicembalo scomparve progressivamente dalla scena musicale (eccetto nell'opera, dove continuò ad essere utilizzato per accompagnare i recitativi). Nel XX Secolo c'è stata una riscoperta dello strumento, dove viene utilizzato in esecuzioni storicamente informate di Musica antica, in nuove composizioni.

Storia

L'età del Clavicembalo copre un arco temporale di circa tre secoli (dal XVI al XVIII Secolo), periodo in cui sono sorte scuole di costruttori in tutta Europa, sequenzialmente:

  1. Italia, principalmente a Venezia, Milano, Firenze, Roma e Napoli;

  2. Fiandre, ad Anversa soprattutto con la celebre famiglia di artigiani Ruckers;

  3. Francia, principalmente a Parigi con artigiani originali e con riadattamenti di strumenti fiamminghi;

  4. Inghilterra, con gli artigiani più famosi situati a Londra;

  5. Germania, nelle zone di Amburgo, Berlino e Dresda.

Nei Secoli XVII e XVIII, il clavicembalo fu uno degli strumenti più utilizzati nella prassi musicale. I maggiori Compositori di quei secoli hanno scritto opere specificamente destinate al clavicembalo come strumento solista (particolarmente famose, già all'epoca, le Opere di Byrd, Frescobaldi, Sweelinck, Couperin, Rameau, Bach, Haendel, Alessandro e Domenico Scarlatti), ma l'impiego più frequente dello strumento era quello della realizzazione del basso continuo, presente nella quasi totalità delle composizioni musicali strumentali e vocali fino alla seconda metà del Secolo XVIII. Nello stesso periodo il Clavicembalo - come avverrà nei secoli successivi per il Pianoforte - fu lo strumento più diffuso anche fra i musicisti dilettanti, ai quali furono destinate innumerevoli edizioni a stampa di una vasta letteratura. Il celebre matematico Eulero, ad esempio, amava rilassarsi suonando il suo Clavicembalo.

CINEMA - ' BIANCA ' - NANNI MORETTI

Bianca è un Film del 1984 diretto ed interpretato da Nanni Moretti. 

#Movie #History #Moretti

Trama

Michele Apicella, un giovane professore di matematica, si stabilisce nella sua nuova casa romana e fa conoscenza con i suoi vicini: Massimiliano e Aurora, una giovane coppia alle prese con i problemi di tutti i giorni, e Siro, un anziano signore amante delle giovani donne e della bella vita.

Michele vive solo ed è pieno di manie e di fobie: igienista all'eccesso, perfezionista, osservatore quasi ossessivo della realtà e della gente che gli sta intorno, scrutatore della vita altrui che giudica persino dalle scarpe. La scuola dove va ad insegnare è la "Marilyn Monroe", surreale istituto sperimentale formato da allievi studiosissimi e dal comportamento irreprensibile, dotato di bar, pista elettrica, flipper e slot machine per i professori, dove la foto del Presidente della Repubblica è sostituita con quella di Dino Zoff e i professori tengono lezioni su Gino Paoli e hanno uno psicologo a disposizione.

Nelle ore libere Michele si dedica alla sua passione, l'osservazione dei comportamenti dei propri amici, specialmente delle coppie: una sorta di ossessiva indagine di cui riporta i risultati su schede conservate in un archivio. Michele controlla la vita degli altri così come controlla il mondo intero, nel tentativo di riportarlo a quello che ritiene essere l'ordine corretto.

Michele è ossessionato dalla vita di coppia, che idealizza: esige che le coppie siano felici, contente e innamorate, capaci di raggiungere una perfezione matematica, 1 + 1. Stretto tra i muri di questo calcolo matematico, non comprende le necessità altrui e reagisce con violenza, come con le povere piante del suo terrazzo che muoiono nonostante le cure e accortezze.

Nel frattempo avvengono strani omicidi nei quali vengono coinvolti alcuni suoi amici e vicini di casa e il commissario incaricato delle indagini inizia a interessarsi del professore, il quale accentua i suoi comportamenti nevrotici e ossessivi. Michele inizia una relazione sentimentale con Bianca, la nuova insegnante di francese della scuola ma, come afferma lui stesso, «non è abituato alla felicità» e, per timore del disordine che potrebbe sconvolgergli la vita, decide di mettere fine alla relazione.

LIBRI - ' LA MORTE FELICE ' - ALBERT CAMUS

La morte felice è il primo romanzo di Albert Camus, scritto fra il 1936 e il 1938. Trama La trama è quella di un povero impiegato, Patrice...