La Sonata nell'era classica
Il notevole utilizzo della Sonata nell'era classica sarebbe stato decisivo per questa forma musicale, tramutandola da semplice termine musicale all'essere considerata una forma fondamentale di organizzazione per opere su larga scala. Questa evoluzione prese, in ogni caso, 50 anni. Si applicherà sia alla struttura dei movimenti che all'impaginazione dei Movimenti in un lavoro che ne abbia più di uno. Nella transizione al periodo classico molti nomi designavano le opere con più di un movimento, ad esempio "divertimento", "serenata" e "partita", e molti di questi sono ora raggruppati sotto il nome di "sonata". L'utilizzo di "sonata" come termine standard per queste opere è databile agli anni settanta del XVIII Secolo.
Haydn etichetta la sua prima sonata per piano come tale nel 1771, dopo di cui il termine "divertimento" è usato molto raramente con questa eccezione: Sonata viene crescentemente applicato sia a un'opera per piano solista, o per piano e un altro strumento, spesso violino o violoncello. Fu sempre meno frequentemente applicato ad opere eseguite da più di due strumenti: ad esempio terzetti per piano non vennero più così spesso definiti sonate per piano, violino e violoncello.
Inizialmente la struttura più comune era:
Allegro - che ai tempi non era inteso semplicemente come andamento, ma indicava anche l'importanza di un certo grado di elaborazione del tema.
Un movimento centrale che era, frequentemente, un movimento lento, cioè un andante o largo, o, anche ma più raramente, un minuetto. Può essere in forma di tema e variazioni.
Un movimento di chiusura, nel primo periodo alcune volte un minuetto, come nelle prime 3 sonate per piano di Haydn, ma successivamente in genere un allegro, o un presto e spesso chiamato finale. Poteva essere anche un rondò.
Haydn fece uso, verso gli anni novanta del Settecento, della sonata in due movimenti, oltre a quattro Movimenti nel primo periodo classico, con un movimento danzabile inserito prima del movimento lento come nelle sonate n. 6 e n. 8 di Haydn stesso. Delle opere da lui definite Sonate, divertimenti o partite, in Hob XIV, 7 sono divise in 2 Movimenti, 35 lo sono in 3, e altre 4 sono composte di 4 parti: inoltre di svariate Composizioni in 3 e 4 movimenti l'autenticità è dubbiosa.
Le Sonate di Mozart sarebbero anch'esse principalmente composte di 3 movimenti, mentre Compositori come Boccherini pubblicheranno sonate per piano e strumenti obbligati con un terzo movimento facoltativo (nel caso di Boccherini, si tratta di 28 Sonate per violoncello).
Ma sempre più opere strumentali venivano prodotte in 4, e non 3, movimenti, una pratica ascoltata la prima volta nei quartetti d'archi e nelle sinfonie, e che arrivò alla sonata nelle prime opere di questo tipo di Beethoven. Ad ogni modo, le sonate in 2 o 3 movimenti continuarono ad essere composte durante l'era classica: l'opera 102 di Beethoven è composta da una sonata in due movimenti in Do maggiore e un'altra in 3 movimenti in RE maggiore.
La struttura in 4 movimenti era a questo punto lo standard per i quartetti d'archi e definitivamente il tipo più comune di Sinfonia.
La struttura quindi è:
un allegro, che a questo punto si sviluppa in quella che viene chiamata forma sonata, completa di esposizione, sviluppo e ripresa.
un movimento lento, sia esso andante, adagio o largo.
un movimento danzabile, un minuetto o, sempre più frequentemente, uno scherzo.
un finale con un'andatura più veloce, spesso in una forma più "morbida" di un allegro.
Questa struttura in quattro movimenti fu presto considerata lo standard per le sonate, e le opere con strutture diverse vennero presto viste come eccezioni, ed etichettate come aventi movimenti "omessi" o "extra". L'uso sarebbe stato notato dai critici all'inizio dell'Ottocento e codificato ben presto dalla didattica musicale.
È difficile sorvolare sull'importanza della produzione di Sonate di Beethoven, 32 per Pianoforte, oltre a quelle per violino o violoncello uniti al piano stesso, che formano un enorme corpo musicale che verrà, nei tempi a seguire, sentito sempre più come essenziale per ogni strumentista che desideri diventare un maestro.
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