Un delitto in Olanda, pubblicato in traduzione italiana anche col titolo Maigret in Olanda, è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
A Delfzijl il professor Jean Duclos viene accusato dell'omicidio del capitano di lungo corso Conrad Popinga. Maigret viene mandato nei Paesi Bassi per indagare e scopre che, come nei più classici delitti passionali, molti sono gli individui che potrebbero avere avuto un buon movente per agire: Beetje Liewen, che aveva una relazione con Popinga, fortemente osteggiata dal padre di lei. Cornelio Barens, un giovane studente, innamorato di Beetje, il quale apparentemente avrebbe avuto molte ragioni per liberarsi del rivale. Liesbeth Popinga, moglie della vittima, che disapprovava fortemente la condotta del marito. Any Van Elst, sorella di Liesbeth, da sempre segretamente innamorata di Popinga. Ma il maggiore sospettato sembra essere Oosting, un anziano marinaio, il cui cappello è stato rinvenuto nel bagno di Popinga.
Simenon raffigura la borghesia protestante in una piccola cittadina olandese: il comportamento dei personaggi è chiaramente influenzato da questo ambiente severo e austero contro il quale alcuni reagiscono. Inoltre, la coscienza di Maigret possiede degli scrupoli: è davvero utile denunciare il colpevole? Si notano la sua ironia nei rapporti con la Duclos e con la polizia olandese.
Maigret ricostruisce attentamente la sera del delitto, riuscendo a eliminare i sospetti uno dopo l'altro e a stabilire la verità: Any, la cognata di Popinga, si è sentita respinta da quest'ultimo, quando Conrad le ha preferito la giovane Beetje e l'amore provato per il cognato si è trasformato in odio, sfociando infine nell'omicidio.
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