Rocco Chinnici, nasce il 19 Gennaio 1925, muore il 29 Luglio 1983.
Magistrato italiano.
Il suo nome è legato all'idea dell'istituzione del "pool antimafia", che diede una svolta decisiva nella lotta alla mafia.
Fu assassinato da Cosa nostra.
Rocco Chinnici fu ucciso alle 8 del mattino del 29 Luglio 1983 con una Fiat 126 verde, imbottita con 75 kg di esplosivo parcheggiata davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, all'età di cinquantotto anni.
Ad azionare il detonatore che provocò l'esplosione fu il sicario della mafia Antonino Madonia. Accanto al suo corpo giacevano altre tre vittime raggiunte in pieno dall'esplosione: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico, Stefano Li Sacchi. L'unico superstite fu Giovanni Paparcuri, l'autista.
I primi ad accorrere sul teatro della strage furono due dei suoi figli, ancora ragazzi, Elvira Chinnici di 24 anni e Giovanni Chinnici di 19, che erano in casa al momento dell'esplosione.
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