La Sinfonia n. 1 in Re maggiore di Gustav Mahler, fu composta in un lungo arco di tempo tra il 1888 ed il 1894, quando il lavoro di direttore d'orchestra lasciava poco tempo a Mahler per la composizione, ed ebbe diverse revisioni perché il compositore rimase a lungo indeciso se dare al lavoro la forma di poema sinfonico o di sinfonia. Al giorno d'oggi, questo lavoro compositivo mahleriano convenzionalmente è noto come sinfonia, sebbene in realtà possieda tutte le caratteristiche strutturali ed espressive di un poema sinfonico, ed è conosciuto anche come Il Titano, sottotitolo con cui venne presentata ad Amburgo nel 1893.
Sebbene la composizione sia nella sua forma definitiva una "classica" sinfonia in quattro tempi senza programma, le numerose versioni esistenti ed il contenuto musicale testimoniano che la sua ispirazione trae origine dal ciclo liederistico Lieder eines fahrenden Gesellen del 1884, i cui temi alimentano la sinfonia.
Il primo movimento si apre con una introduzione lenta Langsam caratterizzata da una sonorità misteriosa che allude alla Natura che si risveglia: Wie ein Naturlaut (Come un suono di natura).“La musica di Mahler sembra rivelare qualcosa di un mondo “altro”, evocando una condizione statica, sospesa, fuori dal tempo, non ancora segnata dalla soggettività, e individuando uno spazio acustico aperto in molteplici direzioni, dove le immagini che prendono forma sul lunghissimo pedale di la appaiono frammentarie, liberamente dispersive e sembrano provenire da diverse parti”. (Petazzi) Il richiamo alla natura ed ai suoi suoni prosegue anche nell'avvio della esposizione Im Anfang sehr gemächlich - Immer sehr gemächlich (All'inizio molto tranquillo - Sempre molto tranquillo). Il tema principale proviene dai Lieder eines fahrenden Gesellen. L'intero movimento rispetta abbastanza fedelmente le regole della forma sonata classica.
Originariamente seguiva
l'Andante Blumine, omesso nella versione definitiva, un delicato
e penetrante Lied in forma tripartita, che pressappoco segue lo
schema di un'arietta a tre sezioni, di sviluppo non particolarmente
elaborato, ma ornamentata da un fluente controcanto degli archi che
fungono da accompagnamento alla linea melodica principale intonata
dalla tromba solista in mezzopiano. Melodia e controcanto oscillano
in microscopici e languidi momenti di timidezza espressiva, senza
preoccuparsi di ulteriori elaborazioni tematiche, per poi spegnersi
lentamente su di un lungo pianissimo in decrescendo, costituito da
un'unica nota tenuta del registro acuto dei primi violini.
Ultimamente la sinfonia viene sempre più spesso eseguita includendo
questo movimento.
Il secondo movimento vero e proprio, Kräftig bewegt, doch nicht zu schnell (Vigorosamente mosso, ma non troppo presto) è uno scherzo.
Il terzo movimento Feierlich und gemessen, ohne zu schleppen (Solenne e misurato, senza trascinare) è sicuramente il più conosciuto e originale fra i quattro della sinfonia. Si presenta come una grottesca parodia di una marcia funebre, una marcia nella forma di un canone avviata da un contrabbasso solo sul tema in tonalità minore di Fra Martino. Nelle versioni precedenti il movimento era descritto come una marcia funebre alla maniera di Callot, che allude a Il funerale del cacciatore, fiaba molto nota fra i fanciulli dell'Impero Austroungarico della fine dell'Ottocento che narra del corteo funebre di un cacciatore al quale partecipano gli animali della foresta.
È iniziato da un solo di timpani e proseguita un contrabbasso solo, che ripropone una spettrale parodia della canzone popolare per bambini Fra Martino, nella forma di un canone ed in tonalità minore. Un cenno a ritornello sembra essere tratto anche dal canto popolare abruzzese Scura maje ("Lamento di una vedova di Scanno").
Il quarto movimento Stürmisch bewegt - Energisch (Tempestosamente agitato) rompe bruscamente il clima creato dal movimento precedente con una introduzione violenta e drammatica, condotta da ottoni e percussioni in fortissimo, che conduce alla parte seguente, caratterizzata da un tema minaccioso e bellicoso, già accennato verso la fine del primo movimento, contrapposto ad alcuni brevi episodi più calmi ed eterei e alla ripresa del tema del Langsam introduttivo e di altri frammenti del primo movimento. Verso la metà del movimento viene introdotto un tema eroico e marziale che conduce alla tonalità di impianto della sinfonia, ovvero re maggiore. Lo stesso tema caratterizza il finale del movimento che si conclude in un'atmosfera di tripudio energico e trionfale.
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