Karsten Bernick è il più importante
Uomo d'affari di una piccola cittadina sulla costa norvegese ed ha un
particolare interesse per la costruzione di navi. Bernick è ora
indaffarato con il suo progetto più ambizioso: finanziare una
ferrovia che connetterà una volta per tutte la cittadina con la
linea principale. Il suo passato torrido riemerge improvvisamente
quando il cognato Johan Tønnesen ritorna dopo quindici anni
dall'America: il giovane era fuggito negli Stati Uniti per sfuggire a
un presunto scandalo con un'attrice, uno scandalo che in realtà
coinvolgeva Bernick e per cui Tønnesen si era addossato la colpa.
Insieme a Tønnesen arriva anche la sua sorellastra Lona, con cui
Bernick aveva avuto un'altra storia in passato ma che aveva lasciato
per sposare la moglie attuale, unicamente per motivi economici dando
che era prossimo alla bancarotta. La reputazione di Tønnesen in
città è pessima: gli abitanti lo incolpano anche di aver derubato
il nobile cognato e Bernick non ha fatto che incoraggiare questi
pettegolezzi.
Quando Tønnesen si innamora di Dina
Dorf, la figlia dell'attrice coinvolta nello scandalo di quindici
anni prima e che ora vive a casa di Bernick, chiede al cognato di
dire la verità, per far sì che la giovane non lo disprezzi per aver
rovinato la madre. Ma Bernick rifiuta e Tønnesen, furioso, gli
concede del tempo per cambiare idea mentre lui tornerà in America
per chiudere i conti in sospeso prima di tornare in patria con
l'intenzione di sposare la giovane. Bernick allora ordina ai suoi
operai di approntare la nave Indian Girl, su cui ha intenzione di far
viaggiare il cognato: la nave non è assolutamente in condizione di
viaggiare e Bernick, incurante della vita della ciurma e degli altri
passeggeri, vuole usare l'imbarcazione per assicurarsi che il cognato
muoia in mare e non possa rovinare la sua reputazione e i suoi
affari. Ma il piano dell'uomo non va come previsto: Tønnesen fugge
con Dina su un'altra nave, mentre il figlioletto di Bernick scappa di
casa e si imbarca sulla Indian Girl.
Bernick scopre con orrore che il figlio
è sulla nave mentre i suoi concittadini si sono riuniti per
onorarlo. La situazione, tuttavia, si risolve per il meglio: il capo
del cantiere, vittima di rimorsi, ha fermato l'Indian Girl prima che
raggiungesse il mare aperto, salvando i passeggeri (tra cui il
rampollo della famiglia Bernick) da una morte certa. In un monologo
finale, Bernick si rivolege ai suoi concittadini riuniti rivelando
loro (quasi) tutta la verità: la sua mancanza di scrupoli, le sue
speculazioni economiche incuranti della vita degli altri, la sua
ambizione e sete di potere, il suo matrimonio per motivi puramente
economici. Ma la ricchezza e il potere dell'uomo gli assicurano la
comprensione ed il perdono dei suoi concittadini, che continuano ad
ammirarlo come un grand'uomo. La stessa signora Bernick si sente
rincuorata nel sapere che il suo matrimonio non è mai stato una
questione di sentimenti ed è felice di sentire confermare che il suo
ruolo di donna come portatrice di dote resta il pilastro della
società.
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