29 marzo 2020

CINEMA - LADRI DI BICICLETTE - V. DE SICA

Ladri di biciclette è un Film del 1948 diretto, prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica.

Premi e Riconoscimenti :
Premio Oscar : 1950
Golden Globe : 1950

Trama :
Roma, secondo dopoguerra. Antonio Ricci, un disoccupato, trova lavoro come attacchino comunale. Per lavorare deve però possedere una bicicletta e la sua è impegnata al Monte di Pietà, per cui la moglie Maria è costretta a dare in pegno le lenzuola per riscattarla. Proprio il primo giorno di lavoro, però, mentre tenta di incollare un manifesto cinematografico, la bicicletta gli viene rubata. Antonio rincorre il ladro, ma inutilmente. Andato a denunciare il furto alla polizia, si rende conto che le forze dell'ordine per quel piccolo e comune furto non potranno aiutarlo.
Tornato a casa amareggiato, capisce che l'unica possibilità è mettersi lui stesso alla ricerca della bicicletta. Chiede quindi aiuto a un suo compagno di partito, che mobilita i suoi colleghi netturbini con i quali, all'alba, insieme con il figlio Bruno, che lavora in un distributore di benzina, si reca a cercare la bicicletta: dapprima a piazza Vittorio e poi a Porta Portese, dove solitamente vengono rivenduti gli oggetti rubati. Tuttavia non c'è niente da fare: la bicicletta, probabilmente ormai smembrata nelle sue parti, non si trova.
Proprio a Porta Portese, Antonio riconosce il ladro in compagnia di un vecchio barbone, perdendolo subito di vista. Anche il vecchio vuole sfuggire a Ricci, che lo segue fino a una mensa dei poveri, dove dame di carità della pia borghesia romana distribuiscono minestra agli affamati che partecipano alla funzione religiosa. L'uomo pretende di essere accompagnato dal barbone alla casa del ladro ma, approfittando di una sua distrazione, il vecchio si dà alla fuga. Ormai perse le speranze, Antonio arriva persino a rivolgersi a una "santona", una sorta di veggente che accoglie nella sua casa un'umanità varia, afflitta e disgraziata; ma il responso sibillino della donna è quasi una presa in giro.
Subito dopo, solo per caso, Antonio s'imbatte nuovamente nel colpevole in un rione malfamato, dove però tutti gli abitanti prendono fermamente le difese del ladro, minacciando il derubato. Nemmeno un carabiniere, non trovando prove concrete, può fare alcunché per arrestare il colpevole. Stravolti dalla stanchezza, Antonio e Bruno attendono il tram per tornare a casa, quando Antonio nota una bicicletta incustodita e, preso dalla disperazione, tenta maldestramente di rubarla, ma viene subito fermato e aggredito dai passanti. Solo il pianto disperato del figlio, che muove a pietà i presenti, gli evita il carcere. Bruno stringe la mano al padre e i due si allontanano tra la folla, mentre su Roma scende la sera.

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