AL CINEMA: "THE APPRENTICE"
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"The Apprentice", diretto da Ali Abbasi, è un film biografico che racconta l'ascesa di Donald Trump negli Anni '70 e '80.
La pellicola si concentra sul rapporto tra il giovane Trump e il suo mentore Roy Cohn. La narrazione si sviluppa in due fasi: la prima è ambientata negli Anni '70, dove vediamo un Trump relativamente ingenuo che apprende da Cohn le tecniche di manipolazione e di conduzione spregiudicata degli affari; il secondo momento ha luogo negli Anni '80, quando Trump inizia a emergere come figura prominente nel panorama immobiliare di New York.
Il tono del Film è neutro e obiettivo: un merito considerevole per un'opera che tratta una figura tanto polarizzante.
Trump non è né esaltato né denigrato, ma piuttosto mostrato in modo che il pubblico possa formarsi da sé la propria opinione. Questo approccio equilibrato conferisce autorevolezza e spessore al Film: non si tratta insomma di un lavoro ideologico.
Sebastian Stan offre nel ruolo di Trump una ottima performance, dimostrando di aver lavorato a lungo e con grande attenzione sul personaggio. Egli non si limita a imitare Trump, ma ne assimila la mimica, le movenze e gli atteggiament, portando sullo schermo un giovane Donald stupefacente per la sua verosimiglianza.
Anche gli altri interpreti meritano un plauso, in particolare Jeremy Strong, che impersona un inquietante Roy Cohn, e Maria Bakalova, che interpreta Ivana Trump con una profondità che va oltre la semplice rappresentazione di una "moglie trofeo".
La ricostruzione dell'ambiente è curata, riflettendo in alcune scene un'atmosfera equivoca più che glamour, ma senza facili eccessi: ciò contribuisce a creare un contesto realistico e coinvolgente per la vicenda. I rapporti familiari e personali di Trump giocano un ruolo importante nella narrazione, aggiungendo ulteriori strati di complessità al personaggio e alla storia.
La sceneggiatura, la regia e il montaggio sono tutti elementi di qualità: il Film è molto ben scritto e la sceneggiatura riesce ad alternare momenti di dialogo e tensione a quelli più intimi e introspettivi, mentre la regia di Abbasi guida il film e il cast con mano risoluta, offrendo una rappresentazione priva di retorica e ridondanza e privilegiando un ritmo narrativo avvincente, in questo coadiuvato dalla fluidità del montaggio e da una colonna sonora che sottolinea i passaggi più significativi con il ricorso a brani pop e rock, pur con qualche piccolo anacronismo.
In conclusione, il valore di "The Apprentice" è nel fornire un ritratto obiettivo e ben realizzato di una personaggio complesso e divisivo come Donald Trump: un'opera il cui protagonista si presenta da sé, mostrandosi per quello che è, e che lascia il pubblico con molto su cui riflettere.
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