Scrittore, Giornalista, Drammaturgo, Saggista, Sceneggiatore
italiano, ucciso da Cosa nostra.
Alle Ore 21.30 del 5 Gennaio 1984 Giuseppe Fava si trovava in via dello Stadio e stava andando a prendere la nipote che recitava in Pensaci, Giacomino! al Teatro Verga.
Aveva appena lasciato la redazione del suo giornale. Non
ebbe il tempo di scendere dalla sua Renault 5 che fu ucciso da cinque
proiettili calibro 7,65 alla nuca.
Inizialmente, l'omicidio fu etichettato come delitto
passionale, sia dalla stampa sia dalla polizia.
Si disse che la pistola utilizzata non fosse tra
quelle solitamente impiegate in delitti a stampo mafioso. Si iniziò anche a
cercare tra le carte de I Siciliani, in cerca di prove: un'altra ipotesi
era il movente economico, per le difficoltà in cui versava la rivista.
Anche le istituzioni, in primis il sindaco Angelo
Munzone, diedero peso a questa tesi, tanto da evitare di organizzare una
cerimonia pubblica con la presenza delle cariche cittadine.
L'onorevole Nino Drago chiese una chiusura rapida
delle indagini perché «altrimenti i cavalieri potrebbero decidere di trasferire
le loro fabbriche al nord».
Il Sindaco ribadì che la mafia a Catania non esisteva. A ciò
ribatté l'alto Commissario Emanuele De Francesco, che confermò che «la
mafia è arrivata a Catania» con certezza, e il questore Agostino
Conigliaro, sostenitore della pista del delitto di mafia.
Opere :
Teatro
Vortice
La qualcosa
Cronaca di un uomo
La violenza
Il proboviro
Bello, bellissimo
Delirio
Opera buffa
Sinfonia d'amore
Foemina ridens
Ultima violenza. Dramma in due atti
La rivoluzione.
America America.
Dialoghi futuri imminenti.
Il vangelo secondo Giuda
Paradigma.
L'uomo del nord.
Saggistica :
Processo alla Sicilia
I Siciliani
Mafia. Da Giuliano a Dalla Chiesa
Un anno
Narrativa :
Pagine
Gente di rispetto
Prima che vi uccidano
Passione di Michele
La ragazza di luglio
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