Del gruppo facevano parte Poeti,
Scrittori, Critici e Studiosi animati dal desiderio di sperimentare
nuove forme di espressione, rompendo con gli schemi
tradizionali.
Richiamandosi alle avanguardie degli inizi del Secolo, il Gruppo 63 si richiamava alle idee del marxismo e alla Teoria dello strutturalismo.
Richiamandosi alle avanguardie degli inizi del Secolo, il Gruppo 63 si richiamava alle idee del marxismo e alla Teoria dello strutturalismo.
Senza darsi delle regole definite (il
gruppo non ebbe mai un suo manifesto), diede origine a Opere di
assoluta libertà contenutistica, senza una precisa trama (ne è un
esempio Alberto Arbasino), talvolta improntate all'impegno sociale
militante (come gli scritti di Elio Pagliarani), ma che in ogni
caso contestavano e respingevano i moduli tipici del
romanzo neorealista e della poesia tradizionale,
perseguendo una ricerca sperimentale di forme linguistiche e
contenuti.
Alcuni Autori,
Critici e Scrittori del Gruppo 63 furono il già citato Alberto
Arbasino, Luciano Anceschi, Nanni Balestrini, Renato
Barilli, Achille Bonito Oliva, Giorgio Celli, Furio
Colombo, Corrado Costa, Fausto Curi, Roberto Di Marco, Stefano
Docimo, Umberto Eco, Enrico Filippini, Alfredo
Giuliani, Alberto Gozzi, Angelo Guglielmi, Patrizia
Vicinelli, Germano Lombardi, Giorgio Manganelli, Giulia
Niccolai, Elio Pagliarani, Michele Perriera, Lamberto
Pignotti, Antonio Porta, Edoardo Sanguineti, Giuliano
Scabia, Adriano Spatola, Aldo Tagliaferri, Giancarlo
Marmori, Gian Pio Torricelli e Sebastiano Vassalli.
Più ai margini anche Oreste Del
Buono, Nanni Cagnone, Gianni Celati, Alice Ceresa,
Giordano Falzoni, Luigi Gozzi, Francesco Leonetti, Luigi
Malerba, Marina Mizzau, Rossana Ombres, Nico Orengo, Amelia
Rosselli, Gaetano Testa, Carla Vasio e Cesare
Vivaldi.
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