Il pendolo di Foucault è
suddiviso in dieci segmenti che rappresentano le dieci Sephirot.
Il Romanzo è ricco di
citazioni esoteriche, dalla Cabala all'alchimia e
alla teoria del complotto, così tante che il critico letterario
e romanziere Anthony Burgess ha suggerito che sarebbe stato
utile un indice.
Il titolo del Libro si riferisce
all'effettivo pendolo ideato dal fisico francese Léon
Foucault come prova sperimentale della rotazione
della Terra, il quale ha un significato simbolico all'interno del
romanzo. Sebbene alcuni credano che esso si riferisca al
filosofo Michel Foucault notando l'amicizia di Eco con il
filosofo francese, l'Autore “respinge in modo particolare qualsiasi
allusione intenzionale a Michel Foucault”– e questo viene
considerato come uno dei suoi sottili giochi letterari.
Casaubon, l'io narrante, è dapprima
studente e poi giovane professionista dell'editoria a Milano.
Attraverso una serie di eventi, trova nel mito dei Cavalieri
templari la sua vera raison d'être (ragion d'essere)
culturale e professionale. Da tale mito tuttavia si diramano una
serie di filoni che corrispondono alla parte più occulta o a quella
più reietta della civiltà occidentale. Attraverso la scoperta di
questi filoni facciamo la conoscenza degli altri personaggi del
romanzo, alcuni buoni, altri meno, ma tutti interessati a qualcosa.
L'avidità di ottenere ciò che i vari protagonisti cercano perde i
buoni e i cattivi più deboli, per così dire. Casaubon, Belbo e
Diotallevi, infatti, da un puro gioco elaborano il Piano-Complotto la
cui "sgangheratezza" (v. ciò che pensa Umberto Eco del
film Casablanca) contribuisce a renderlo verosimile all'avido
Agliè, in cerca di uno scopo verso cui indirizzare la società
segreta paramassonica che capeggia.
Il Romanzo trae il titolo dal pendolo
di Foucault, un pendolo che, oscillando liberamente per molte ore,
dimostra la rotazione terrestre. La spiegazione del fenomeno fu
fornita a Eco da Mario Salvadori. Un esempio di pendolo di
Foucault è al Conservatoire national des arts et métiers di
Parigi, dove prende inizio il romanzo; alcune scene finali, inoltre,
vedono protagonista una macabra rielaborazione del pendolo stesso.
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