LIRICA - ' LA REGINA DELLE FATE ' - HENRY PURCELL

La regina delle fate (The Fairy-Queen; Catalogo Purcell numero Z.629) è una semi-opera del 1692 di Henry Purcell.

#art #Music #Opera #Purcell

Struttura :

Atto 1

La prima scena inizia dopo che Titania ha lasciato Oberon, a seguito di una lite per il possesso di un piccolo ragazzo indiano. Due delle sue fate cantano dei piaceri della campagna ("Vieni, vieni, vieni, vieni, lasciamo la città"). Un poeta ubriaco, entra balbettando cantando "Riempi la coppa". La balbuzie ha portato molti a credere che la scena si basi sulle abitudini di Thomas D'Urfey. Tuttavia può anche essere che venga preso in giro Elkanah Settle, che pure balbettava e si pensò a lungo che fosse il librettista, a causa di un errore nella sua biografia del 1910.

Le fate deridono il poeta ubriaco e lo conducono via.

Atto 2

Comincia dopo che Oberon ha ordinato a Puck di ungere gli occhi di Demetrio con il filtro d'amore. Titania e le sue fate si divertono allegramente ("Venite tutti voi menestrelli del cielo"), e Notte ("Vedi, anche la Notte"), Mistero ("Canzone del Mistero"), Segreto ("Una notte incantevole") e Sonno ("Silenzio, non più, tacete tutti ") le cullano addormentate e le lasciano a sogni piacevoli.

Atto 3

Titania è innamorata di Bottom (ora dotato di una testa d'asino), con grande soddisfazione di Oberon. Una ninfa canta dei piaceri e tormenti d'amore ("Se l'amore è una passione dolce") e dopo varie danze, Titania e Bottom sono divertiti da sciocchi amorevoli scherzi di due falciatori, Corydon e Mopsa.

Atto 4

Comincia dopo che Titania è stata liberata dal suo incantesimo, inizia con un breve intrattenimento per festeggiare il compleanno di Oberon ("Ora la Notte", e il sopra citato "Lasciate i pifferi e le chiarine"), ma per la maggior parte si tratta di una masche del dio Febo ("Quando il crudele inverno") e delle Quattro Stagioni (Primavera, "Così, la primavera sempre gradita", Estate, "Ecco l'estate", Autunno "Guardate i tanti miei campi colorati" e Inverno "Ora inverno arriva lentamente").

Atto 5

Dopo che a Teseo è stato detto delle avventure degli amanti nel bosco, si inizia con la dea Giunone che canta un epitalamio, "Amanti tre volte felici", seguita da una donna che canta il noto "Il lamento" ("O Lascia ch'io pianga "). Un uomo e una donna cinese entrano cantando diverse canzoni sulle gioie del loro mondo. ("Così, il mondo cupo", "Così felice e libera" e "Sì, Xansi"). Altre due donne cinesi evocano Imene, che canta in lode della felicità coniugale, unendo così il tema del matrimonio del Sogno di una notte di mezza estate con la celebrazione dell'anniversario di William e Mary.


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