Interpreti : V. Gassman, M.
Mastroianni, R. Salvadori, Totò, C. Cardinale, T. Murgia.
Cosimo e il vecchio "Capannelle",
due ladruncoli di Roma, tentano di rubare un'autovettura ma
vengono sorpresi dalla polizia: il primo viene arrestato mentre
l'anziano riesce a fuggire. Detenuto nel carcere di Regina Coeli,
Cosimo apprende da un altro detenuto il piano per un colpo di facile
realizzazione presso il Monte di Pietà; incarica così
Capannelle di trovare una pecora, termine gergale malavitoso per
indicare qualcuno che dietro compenso sconti la pena al posto di un
altro.
Capannelle si rivolge a degli amici
dell'ambiente — il prestante Mario, il siciliano Michele detto
"Ferribotte" e il fotografo Tiberio —, ma visto il
rifiuto deve ripiegare tra gli incensurati optando per
Peppe "er Pantera", un pugile suonato che va
puntualmente al tappeto. Il commissario tuttavia non si
lascia ingannare e lo fa condannare con Cosimo. Durante la detenzione
Cosimo accenna a Peppe del piano, sicché costui fa credere all'altro
di aver subìto una lunga condanna affinché gli confidi i dettagli;
egli in realtà sta per essere scarcerato il giorno stesso,
avvalendosi della condizionale. Dovendo restituire agli amici il
denaro sottoscritto per l'incarcerazione, decide di assoldarli per il
colpo.
Il piano consiste nel raggiungere la
stanza del Banco dei Pegni dove si trova la "comare",
ovvero la cassaforte, dopo essersi introdotti nell'appartamento
contiguo, ritenuto disabitato, e abbattuta la parete comunicante. Per
mezzo di un filmato, fatto con una macchina da presa rubata
da Tiberio al mercato di Porta Portese e sottoposto in
visione a Dante Cruciani, un noto scassinatore a riposo che svolge
oramai il ruolo di "consulente", la banda viene da questi
istruita sulle modalità per realizzare il colpo.
Le cose tuttavia si complicano:
nell'appartamento sono nel frattempo andate ad abitare due donne
anziane, che hanno a servizio una ragazza di nome Nicoletta. Peppe
s'incarica quindi di sedurre la giovane per ottenere informazioni.
Nel frattempo Cosimo, uscito dal carcere grazie a un'amnistia,
raggiunge la banda per vendicarsi, ma viene tramortito da Peppe con
un pugno. Egli gli offre di partecipare al furto, ma Cosimo rifiuta
per orgoglio e tenta di rapinare da solo il Monte di Pietà. Troverà
l'impiegato allo sportello, tutt'altro che intimorito della pistola,
e una volta sottrattagli dalle mani, tratta l'arma come un qualunque
bene da impegnare per una modesta somma. Successivamente, Cosimo si
ridurrà a un tentativo di scippo ai danni di una signora, ma nella
fuga muore travolto da un tram.
Una sera arriva per la banda il momento
buono per il colpo, approfittando dell'assenza delle proprietarie.
Mario però rinuncia e in cambio promette di vegliare su Carmelina,
sorella di "Ferribotte", con la quale è nata una sincera
relazione. Dopo aver superato numerose difficoltà, che tra l'altro
il povero Tiberio è costretto ad affrontare con un braccio
ingessato, frutto dell'incontro con il venditore al quale aveva
rubato la macchina da presa, i quattro "soci" rimanenti
arrivano finalmente a introdursi nell'appartamento. Qui riescono a
demolire quella che pensano sia la parete designata nel piano, ma con
loro meraviglia si ritrovano nella cucina della casa: infatti le
proprietarie avevano di recente cambiato la disposizione
dell'arredamento, spostando la camera da pranzo che confinava con il
Monte di Pietà. Vista l'ora ormai tarda la banda è costretta a
rinunciare, non senza, però, approfittare della pasta e
ceci trovata in cucina. Una perdita provocata dai ladruncoli a
un tubo del gas, tuttavia, causa un'esplosione, per cui devono
battere precipitosamente in ritirata ancora più laceri e disastrati
di prima.
Alle prime luci dell'alba la banda
mestamente si scioglie. Tiberio prende il tram e va a riprendersi suo
figlio, lasciato in custodia alla moglie detenuta a Regina Coeli per
contrabbando. "Ferribotte" rincasa, e Capannelle, rimasto
solo con Peppe, attrae, con una sveglia rubata nell'appartamento che
si mette a suonare, l'attenzione di due carabinieri in
bicicletta. I due, per sfuggire al controllo, sono costretti a
mescolarsi con degli aspiranti manovali che si affollano davanti al
cancello di un cantiere; sicché Peppe viene assunto suo malgrado,
mentre Capannelle, buttato fuori in malo modo, avverte inutilmente e
sarcasticamente l'amico che lì lo faranno lavorare sul serio.
Il giorno dopo, un trafiletto di
cronaca su un quotidiano riferisce delle gesta dei "soliti
ignoti", il cui misero bottino rimane il piatto di pasta e ceci.
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