19 novembre 2025

TEATRO - ' RICCARDO II ' - W. SHAKESPEARE

Riccardo II, è una delle opere teatrali nella tetralogia minore di William Shakespeare.

Trama

Il dramma ha inizio col famoso elogio che Riccardo tributa al fratello maggiore Edoardo, appena divenuto re d'Inghilterra.

«Ormai l'inverno del nostro scontento

s'è fatto estate radiosa ai raggi di questo sole di York»

In realtà dalle parole di Riccardo emerge l'invidia nei confronti di Edoardo, aitante e giusto; Riccardo descrive invece sé stesso come

«plasmato da rozzi stampi" e "deforme, monco", privo della minima attrattiva per "far lo sdilinquito bellimbusto davanti all'ancheggiar d'una ninfa".»

Egli risponde all'angoscia della sua condizione affermando la sua volontà:

«Ho deciso di fare il delinquente

E odiare gli oziosi passatempi di questa nostra età.»

In altre parole, Riccardo decide di adottare mezzi leciti e soprattutto illeciti per scalare la linea di successione e diventare re alla morte del fratello. Per prima cosa, cospira affinché suo fratello Giorgio, che lo precede come erede al trono, sia sospettato di assassinio; pur di riuscire in questo intento, corrompe un indovino per confondere il Re. Il suo piano ha successo, e Giorgio viene imprigionato nella condotto nella Torre di Londra. Successivamente Riccardo entra nelle grazie di lady Anna Neville, vedova di Edoardo di Westminster, principe di Galles, assassinato assieme al padre per mano di Riccardo; nonostante sospetti di lui, Anna cede alla sua corte e accetta di sposarlo.

Alla morte di Edoardo IV - la quale, ironicamente, non vede Riccardo coinvolto in alcun modo - Riccardo si allea con Enrico Stafford, secondo Duca di Buckingham, e si presenta ai notabili del Regno come un uomo pio e modesto: riesce così a convincerli a sceglierlo come reggente in vece dei figli di Edoardo, ancora bambini. In seguito farà rinchiudere i due nipoti nella Torre di Londra, facendone presto perdere le tracce. Rimasto senza rivali, Riccardo ascende al trono.

Divenuto re, Riccardo si assicura attivamente il possesso della corona, assassinando chiunque si frapponga ad esso nella scalata al potere, inclusi il giovane principe, Lord Hastings, il suo precedente alleato Buckingham, e addirittura sua moglie e i figli. Questi crimini non passano inosservati, e pian piano Riccardo perde tutti i suoi complici, fino a che non si trova ad affrontare il conte di Richmond nella Battaglia di Bosworth Field. La notte prima della battaglia, Riccardo riceve la visita dei fantasmi delle persone che ha ucciso, dalle quali riceve un'angosciante profezia:

«Domani, in battaglia, pensa a me,
disperati, e disperato muori!»

Al mattino, a Riccardo non resta che recarsi in battaglia. Nonostante il combattimento sembri inizialmente volgere in suo favore, Riccardo si ritrova presto disarcionato e abbandonato dai suoi uomini. Il Re arriva addirittura a rinnegare la sua stessa corona, pur di non morire in battaglia:

«Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!»

A nulla valgono le sue richieste d'aiuto: Riccardo viene sconfitto in un combattimento corpo a corpo con Richmond, che lo trafigge con la spada. Morto Riccardo, il conte salirà al trono col nome di Enrico VII d'Inghilterra.


LIBRI - ' IL CARRETTIERE DELLA PROVENZA ' - G. SIMENON

Il carrettiere della Provvidenza è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.

Trama

Presso la chiusa di Dizy, vicino alla città di Épernay, in una piovosa notte qualche ora prima dell'alba, un cavallante, frugando nella paglia della stalla in cui ha dormito, rinviene il cadavere di una donna strangolata. Il suo aspetto curato e il suo abbigliamento, più adatto a una serata mondana in città, contrastano in modo stridente con il luogo del ritrovamento.

La sera successiva giunge alla chiusa un battello da diporto capitanato da sir Walter Lampson, un colonnello inglese in pensione, che identifica la donna strangolata come sua moglie, Mary Lampson.

In questo romanzo viene presentato al lettore il "metodo Maigret", che consiste paradossalmente nell'assenza di un metodo. Il commissario si abbandona alle sensazioni che gli vengono suggerite dall'ambiente e dalle persone che lo abitano, assorbendo "come una spugna" fino a quando non intuisce la soluzione o una pista verso di essa. Quando viene inviato a indagare sull'accaduto, entra per la prima volta a contatto con il mondo dei canali e delle chiuse.

Lampson vive abitualmente nello yacht insieme alla moglie, a Willy Marco (uomo di fiducia del colonnello e amante della moglie), Gloria Negretti (amante del colonnello) e Vladimir (il marinaio), passando le giornate in navigazione sui canali francesi, in un'atmosfera spensierata e dissoluta, spesso in stato di ubriachezza. Nemmeno la notizia della morte di Mary distoglie Lampson e i suoi amici dal loro stile di vita e questo atteggiamento viene mal tollerato da Maigret. Il commissario concentra le sue indagini sul "Southern Cross", ma anche su altre chiatte presenti alla chiusa. Tra queste, la "Providence" e il suo taciturno carrettiere, Jean Liberge.

Tre giorni dopo ha luogo un secondo omicidio. Questa volta la vittima è Willy Marco, assassinato per strangolamento con modalità simile a quella usata per uccidere Mary. Alcuni indizi sembrano far sospettare Lampson, che riesce a ottenere dal giudice istruttore il permesso di recarsi in una propria casa di villeggiatura e rimanervi a disposizione dell'autorità giudiziaria. Lampson congeda Gloria Negretti e comincia a risalire il canale in fretta e furia. Maigret però non è convinto della colpevolezza di Lampson e cerca informazioni nel passato di Mary Lampson.

Maigret si getta all'inseguimento risalendo il canale in bicicletta. In una chiusa intermedia scopre che la sera della morte di Willy Marco, la "Providence" vi ha fatto sosta e che una bicicletta è stata abusivamente utilizzata per percorrere parecchi chilometri. La sera – dopo una corsa di 68 km sotto la pioggia – Maigret raggiunge il "Southern Cross" e la "Providence" a Vitry-le-François. Decide di interrogare Liberge, che però tenta il suicidio riuscendo a ferirsi gravemente. La verità viene presto chiarita: Liberge ha nella spalla un tatuaggio da ex-condannato ai lavori forzati. Da alcune ricerche Maigret stabilisce che il suo vero nome è Jean-Evariste Darchambeaux, medico a Tolosa e marito di Céline Mornet. Darchambeaux, per soddisfare i desideri di lusso della moglie, ha affrettato la morte di una vecchia e ricca zia di cui sarebbe stato erede: era stato però scoperto e condannato a 15 anni di bagno penale in Guyana francese. Céline Mornet aveva giurato di seguirlo, ma alla fine era rimasta in Francia cercando di rifarsi un'altra vita. L'esperienza nel bagno penale e la delusione dell'abbandono della moglie avevano fatto chiudere in sé stesso Darchambeaux, il quale, tornato in Francia, ha fatto perdere le proprie tracce, diventando il taciturno carrettiere Jean Liberge. La sua apparenza, rozza e trasandata, non fa sospettare minimamente di trovarsi davanti a un medico, e nel corso degli anni era riuscito a crearsi un universo di tranquillità con i cavalli e con l'affetto quasi materno della proprietaria della chiatta, Hortense Canelle. Questa sua serenità è stata però turbata quando, per caso, la "Providence" e il "Southern Cross" sono rimaste attraccate accanto. Liberge-Darchambaux ha riconosciuto in Mary Lampson sua moglie Céline, la donna per cui si è fatto inutilmente 15 anni di inferno. Quando si è fatto riconoscere, lei ha passato con lui alcune notti, forse per tacitare i propri sensi di colpa. Liberge però si è illuso di poter avere qualcosa di più e le aveva chiesto di rimanere a vivere con lui. Mary non era disposta a rinunciare alla vita lussuosa e spensierata del "Southern Cross" per vivere con un semplice carrettiere. Dunque, era scattato in Liberge l'impeto omicida. Rimasto poi ossessionato dal crimine compiuto, aveva deciso di tornare di nascosto in bicicletta a Dizy per cancellarne le tracce. Sorpreso, per caso, da Willy Marco, aveva commesso il secondo omicidio. Scoperta la verità, Maigret archivia il caso, lasciando l'ormai moribondo Liberge sulla "Providence", tra i suoi amati cavalli e le cure di Hortense Canelle.

LIBRI - ' GLORIA ' - VLADIMIR NABOKOV

Gloria è un romanzo di Vladimir Nabokov, pubblicato per la prima volta in russo tra il 1931 e il 1932.

Trama

È la storia del viaggio del giovane Martin Edelweiss, emigrato russo da Pietroburgo che sogna di realizzare qualcosa di straordinario e sorprendere tutti con il proprio coraggio. Nonostante non abbia veramente amato suo padre, ne vorrebbe seguire le orme e spera di averne la fama, dato che questo è morto coraggiosamente in battaglia durante la rivoluzione russa. Con la madre Sofia, si sposta dalla Crimea alla Svizzera, quindi va a studiare a Cambridge. Mentre è ospite a Londra presso una famiglia, incontra Sonia (ragazza che prefigura in qualche modo il personaggio di Lolita) e spera di provocare l'interesse di lei verso di sé in competizione con l'amico Darwin, attraverso un incontro di pugilato. Va quindi a Berlino e nel sud della Francia, seguendo il progetto inutile e folle di un rientro in Russia.



ARTE - STORIA DELL'ARTE - LA GRENOUILLERE - P.A. RENOIR

La Grenouillère è un Dipinto del Pittore francese Pierre Auguste Renoir, realizzato nel 1869 e conservato al Nationalmuseum  di Stoccolma, Svezia.

#Art #Renoir #History

Il Dipinto risale alla fine degli anni 1860, quando il sodalizio artistico tra Renoir e l'amico Monet è quasi simbiotico e di grande fecondità. Una prova di quest'intesa fervida e vitale ci è data proprio dalla serie di dipinti dedicati alla Grenouillère. Si tratta di un celebre stabilimento balneare collocato sull'isolotto di Croissy, una piccola emergenza insulare che, collocata nel bel mezzo della Senna, ne divide il corso in due rami. Il complesso della Grenouillère era frequentato dalla crème della borghesia francese, che qui trascorreva pomeriggi felici e spensierati, nuotando, remando sulla barca o godendosi la leggera freschezza dell'aria. Lo stesso toponimo «Grenouillère», che letteralmente significa «stagno delle rane», riflette scherzosamente la mondanità di questo tempio dell'amusement moderno, tanto che nel francese parlato allude a un rendez vous di ragazze desiderose di divertirsi. Ebbene, Renoir e Monet nel 1869 si recarono a Bougival, dinanzi allo stabilimento, collocarono i propri cavalletti l'uno di fronte all'altro e, in poche ore, ciascuno portò a termine la propria versione de La Grenouillère, in maniera squisitamente en plein air.

Con questo Dipinto Renoir dimostra la propria devozione alle prescrizioni del poeta Baudelaire, il quale nel 1846 scrisse che: «L'eroismo della vita moderna ci circonda e ci avvolge [...] Modernità è tutto quanto è transitorio, fugace, contingente; una metà dell'arte, l'altra metà è l'eterno, l'immutabile», aggiungendo che «un artista, un vero artista sarà quello che riuscirà a strappare alla vita moderna il suo lato epico, e ci farà vedere e sentire quanto siamo grandi e poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe lucide». Pittore magistrale della vie moderne, Renoir avrebbe dedicato alla modernità un consistente numero di tele.




CINEMA - ' LA MALA EDUCATION ' - PEDRO ALMODOVAR

La mala educación è un film del 2004 diretto da Pedro Almodóvar, presentato fuori concorso come film d'apertura al 57º Festival di Cannes.

#Movie #Almodovar #PedroAlmodovar

Trama

Madrid, 1980. Juan, che si finge suo fratello maggiore Ignacio, va dal regista Enrique per proporsi come attore. Enrique, in piena crisi creativa, delude le aspettative di Juan, che comunque gli lascia il suo ultimo manoscritto, La visita.

Il racconto, parzialmente autobiografico, narra la storia di due compagni di collegio nei primi anni sessanta. I due protagonisti, gli stessi Ignacio ed Enrique, hanno condiviso i primi turbamenti adolescenziali e la scoperta della loro omosessualità. Padre Manolo, il direttore del collegio, ha un interesse per Ignacio, del quale abusa, e per questo fa allontanare Enrique dal collegio. Dopo diversi anni, nel 1977, Ignacio dopo un percorso di transizione è una donna transgender e, fingendosi sua sorella, Zahara, torna dal padre Manolo per vendicarsi del fatto che quest'ultimo, tanti anni prima, avesse allontanato il suo Enrique dal collegio nonostante gli avesse promesso il contrario. Lo ricatta: se padre Manolo non le darà 1.000.000 di pesetas, farà pubblicare il racconto su quello che avveniva all'interno del collegio, rivelando quindi la colpevolezza di padre Manolo. La storia si conclude con l'uccisione di Ignacio da parte di un confratello di padre Manolo per sottrarsi al ricatto.

Enrique è il regista di questa storia e Juan (che continua a fingersi Ignacio) insiste per interpretare il ruolo di Zahara. Enrique accetta, però si accorge che colui che crede Ignacio è strano, gli sembra completamente cambiato rispetto agli anni della scuola, e così inizia ad indagare su di lui. Si reca in Galizia dove incontra la madre di Ignacio, che gli racconta come Ignacio sia morto quattro anni prima. Da una foto Enrique capisce che il ragazzo che si finge Ignacio è in realtà Juan, il fratello minore. Scopre inoltre che il racconto La visita è stato davvero scritto da Ignacio prima di morire, ispirandosi ai ricordi degli anni passati in collegio. L'ultimo giorno di riprese del film, con Juan che non ha ancora confessato la sua vera identità, Enrique riceve la visita del signor José Manuel Berenguer, cioè il vero padre Manolo, ormai dimesso dallo stato clericale, sposato e con un figlio.

L'uomo gli confessa che la morte di Ignacio è avvenuta in realtà in altro modo. Prima che Ignacio morisse, padre Manolo, ricattato dallo stesso, aveva cominciato a fargli visita sempre più spesso, accampando scuse varie per posticipare la consegna della somma chiestagli in cambio del silenzio solo per vedere il fratello Juan, del quale si era innamorato, e ammette che erano stati lui e Juan, divenuti amanti, ad organizzare un piano per uccidere il fratello tossicodipendente. Juan si sarebbe occupato di procurare la droga e poi sarebbe andato per qualche giorno dalla madre per evitare ogni sospetto, mentre Manuel avrebbe portato la droga ad Ignacio per ucciderlo. Terminato il racconto, Enrique se ne va amareggiato e deluso. Juan lo segue fino alla sua villa e per giustificarsi dice che in realtà era stato padre Manolo ad organizzare il piano perché Ignacio lo ricattava, e ammette quanto sia stato difficile avere avuto un fratello come Ignacio per il giudizio della gente. Juan consegna quindi ad Enrique l'ultima lettera di Ignacio: la lettera però è incompleta e si ferma alla prima riga.


TEATRO - ' RICCARDO II ' - W. SHAKESPEARE

Riccardo II, è una delle opere teatrali nella tetralogia minore di William Shakespeare. Trama Il dramma ha inizio col famoso elogio che Ri...