Madeleine Férat è un romanzo
di Émile Zola, pubblicato tra il 2 Settembre e il 20 Ottobre
1868 a puntate su L'Événement illustré, e in volume alla fine
dello stesso anno.
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Trama
Madeleine Férat ha perso la madre alla
nascita e il padre, imprenditore che si era costruito da solo la sua
fortuna emigrando a Parigi dall'Alvernia, a sei anni.
Affidata al mercante di stoffe Lobrichon, viene messa in un collegio,
dove la ragazza non si integra, in mezzo a fanciulle che si preparano
a una vita nel bel mondo parigino. A quindici anni Lobrichon la porta
a vivere con sé, cominciando a covare l'idea di sposarla. Quattro
anni più tardi, una sera, l'uomo tenta di baciare Madeleine, ma
viene respinto con sdengo e, quando si è ritirata nelle sue stanze,
tenta di farle violenza. Madeleine si libera e scappa di casa; mentre
vaga per la città incontra un giovane sconosciuto, Jacques Berthier,
con cui passa la notte.
Se per Jacques si tratta di
un'avventura come un'altra, Madeleine si sente ormai sua sposa.
L'uomo, impietosito, la tiene con sé un anno, finché viene chiamato
come medico militare in Cocincina. Andata a vivere in un albergo
di rue de l'Est, vi incontra Guillaume de Viargue, appena giunto
dalla normanna cittadina di Véteuil. Guillaume è figlio
di una relazione illegittima tra un ricco, misantropo e solitario
scienziato, sempre rinchiuso nel laboratorio della sua villa, la
Noiraude, e una donna sposata. Cresciuto da una vecchia protestante e
fanatica, Geneviève, entra in un collegio locale, dileggiato dai
coetanei per le sue origini bastarde. Dopo qualche anno giunge dalla
capitale un ragazzo, Jacques Berthier, spigliato, indipendente e
sincero, che lo difende e diviene il suo unico amico.
Finiti gli studi, Guillaume compie un
soggiorno a Parigi, dove si fidanza con Madeleine. I due si ritirano
in rue de Boulogne: lei sembra dimenticare il primo amore, lui
coronare il sogno di una vita tranquilla, riempita da un affetto
femminile. Un giorno però la donna trova il ritratto di Jacques, e
poco dopo Guillaume rincasa disperato, avendo saputo che un suo
grande amico, di cui non le aveva mai parlato, è naufragato andando
in Cocincina. Madeleine non gli rivela nulla ed è ora come posseduta
dalla presenza del primo uomo, che turba la sua pace e,
conseguentemente, quella della coppia. La notizia del padre morente
richiama Guillaume a Véteuil.
Il padre si è suicidato con il veleno,
dopo aver distrutto ogni sua scoperta scientifica. Ha preservato solo
i veleni. Dopo qualche tempo Guillaume chiama Madeleine a Véteuil:
la donna va ad abitare nei pressi della Noiraude, dove l'amato la
raggiunge abitualmente. I due ritrovano la pace e dopo qualche tempo
il giovane chiede a Madeleine di sposarlo. La donna, pur tentennando
a causa del suo segreto, accetta. La coppia vive quattro anni felici,
coronati dalla nascita della piccola Lucie, in totale tranquillità e
isolamento.
Un giorno Guillaume incontra Jacques,
sopravvissuto al naufragio, alla stazione di Mantes: felice lo
conduce alla Noiraude, dove la moglie lo evita con il pretesto di
un'indisposizione. Quando Jacques è andato a dormire, rivela tutto
al marito. In preda all'angoscia, passano la notte nella loro casa
nelle vicinanze. Il giorno dopo fanno venire Lucie, vista come unica
salvezza del loro rapporto, ma ravvisano in lei i tratti del
chirurgo. La presenza del primo uomo devasta ormai la coppia:
Madeleine percepisce in lui una prima indissolubile unione e la
vergogna di essersi legata previamente a un uomo diverso dal marito.
In giornata fuggono a Parigi. La sera sostano a Mantes in una
locanda, nella stessa camera in cui Madeleine e Jacques avevano
passato una notte d'amore. Durante una breve assenza di Guillaume,
Jacques si presenta nella stanza, perché Madeleine è stata
riconosciuta da un dipendente dell'albergo. Stupito dal sostanziale
mutismo della donna, Jacques, venuto solo per salutarla, si ritira.
Gli sposi si immergono per un periodo
nella mondanità parigina, ma sono ben presto nauseati da una vita
che non gli appartiene. Proprio quando hanno deciso di tornare a
Véteuil, Madeleine apprende che Jacques è in città. Con un
pretesto lascia partire il marito e si reca dall'uomo per rivelargli
la verità, ma, giunta da lui, non resiste, concedendosi. Determinata
a uccidersi, la sera torna in Normandia, dove la figlioletta è
morta. Madeleine si suicida con uno dei veleni del padre di
Guillaume, mentre questi, impazzito, veglia il cadavere. Geneviève,
che ha sempre visto Madeleine come una persona impura, rivendica la
vendetta del Padre.