Organi Storici – San Petronio, Bologna (I)
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Gli Organi italiani erano generalmente di ridotte dimensioni con una sola tastiera, una pedaliera ridotta con semplice funzione di sostegno armonico e un limitato numero di registri, rispetto agli organi delle Cattedrali europee.
Le sonorità fondamentali del Principale e del Ripieno erano affiancate da un limitato numero di Registri di colore appartenenti alla famiglia dei Flauti, più una delicata Voce Umana dal suono oscillante.
L’ideale sonoro era però nobilissimo
e quasi di ispirazione vocale: dolcezza e trasparenza, arricchite da
sonorità argentine e mai aggressive anche negli effetti di
Pieno.
Toccate, Ricercari, Canzoni, Fantasie e Versi da alternare
col Canto Gregoriano, erano le forme musicali che si sposavano
perfettamente col mondo sonoro dei nostri Organi antichi.
Nell'800 l’Organo italiano si
arricchì di colori più sgargianti ispirati dall'Orchestra e dallo
stile teatrale allora in voga, ma senza rinunciare al suo
tradizionale e classico nucleo centrale.
Oggi l’Italia ha il privilegio di possedere l’Organo più antico del mondo che si trova a Bologna nella celebre Basilica di San Petronio.
Esso fu costruito nel 1471-75 da Lorenzo da Prato e lievemente modificato da Giovanni Battista Facchetti nel 1531; si conserva ancora intatto e funzionante, dopo uno scrupoloso Restauro effettuato negli Anni ’70.
Di fronte ad esso, al lato opposto del Coro, si trova un altro Organo di analoghe dimensioni costruito da Baldassarre Malamini nel 1596.
L’aspetto esterno dei due antichi Strumenti non corrisponde a quello di origine, in quanto entrambi, nel 1675, vennero racchiusi entro due Casse in stile barocco.
Tuttavia il prospetto delle antiche
Canne gotiche e rinascimentali rimase intatto e ancor oggi se ne può
ammirare la raffinatezza degli ornamenti.
L’usanza tipicamente
italiana (e spagnola) di avere due Organi contrapposti ai lati
dell’Altare maggiore, consentiva Esecuzioni vocali e strumentali
durante le quali sia gli Organi che i complessi corali potevano
dialogare fra loro con un grandioso effetto spaziale.
Ciò naturalmente nelle Chiese più grandi e importanti.
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