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Interpreti : Totò, S. Loren, E De Filippo, V. De Sica, S. Mangano, P. Stoppa, Tina Pica.
Don Saverio Petrillo svolge la
professione di "Pazzariello" e da dieci anni la sua vita è
un inferno. Infatti, il guappo del Rione Sanità, Don
Carmine Javarone, in seguito alla morte della moglie, si è insediato
a casa sua dettando legge a tutta la sua famiglia. Il momento della
rivincita arriva quando al guappo, dopo un presunto infarto, viene
consigliato di astenersi da fatiche ed emozioni, per riguardo del
cuore. Saverio ne approfitta e lo caccia di casa, ostentando il gesto
davanti a tutto il vicinato, sicuro che Don Carmine non possa nuocere
più. La diagnosi però era sbagliata e non appena ne ha
consapevolezza, Don Carmine ritorna in casa Petrillo per ottenere
riparazione. Ma lì trova una famiglia compatta, pronta a tutto pur
di non ricominciare la vita di umiliazioni di prima. E decide di
andarsene volontariamente.
Sofia e suo marito Rosario gestiscono
una pizzeria da asporto nel rione Materdei. Lei è bella e
formosa, e i clienti frequentano il suo negozio anche per questo.
Rosario, ovviamente, è geloso e possessivo. Un giorno il costoso
anello di fidanzamento che Sofia ha sempre portato scompare. Potrebbe
essere caduto nella pasta della pizza mangiata dalla guardia notturna
del quartiere, o in quella di un frate o in quella consumata di un
fresco vedovo, ma la verità è più amara: Sofia l'aveva lasciato
dal giovane amante che, non senza imbarazzo, lo riporta alla donna
fingendo di averlo trovato in una pizza. A Rosario non rimarrà che
la conferma del tradimento, mentre Sofia si fa avanti tra la gente
del quartiere a testa alta.
Dopo la morte di un bambino, il corteo
funebre organizzato dalla madre lo accompagna per l'ultima volta.
Il Conte Prospero è un nobile
napoletano soffocato dalla ricca e brutta moglie, che lo ha fatto
interdire a causa del suo vizio del gioco. L'uomo cerca la sua
rivincita in lunghe partite a carte con Gennarino, il figlio del
portiere, un bambino di otto anni che continua a batterlo a scopa e
contro il quale si gioca tutto, persino i suoi indumenti.
Teresa è una prostituta originaria dei
Castelli Romani, che un anonimo corteggiatore, giovane, bello e
ricco, vuole sposare. Solo dopo la cerimonia Teresa scopre che il
tutto è stato organizzato poiché l'uomo si sente in colpa per il
suicidio di Lucia, una giovane spasimante non corrisposta. Sposando
Teresa ed esponendosi al malevolo giudizio di tutti, il giovane si
propone di scontare il suo peccato. Dapprima, Teresa reagisce con
orgoglio: si sente umiliata, offesa, e se ne va dalla casa. Poi però,
ritrovatasi sola, di notte, senza denaro e con la prospettiva di
riprendere la vita di prima, scoppia in lacrime, disperata. Decide
quindi di rimangiarsi l'orgoglio e di tornare sui suoi passi.
Don Ersilio Miccio vende saggezza. Per
pochi spiccioli dà consigli risolutivi a fidanzati gelosi, militari
innamorati e parrocchiani in cerca di una frase a effetto. Ma il
problema del quartiere è come punire lo spocchioso nobile del luogo:
un pernacchio risolverà il tutto.
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