Edward Elgar – Pomp and Circumstance Marches Op. 39
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Pomp and Circumstance Marches (titolo esteso: Pomp and Circumstance Military Marches) è un gruppo di Marce per Orchestra composte da Edward Elgar tra il 1901 e il 1930 e pubblicate come Opus 39; la Marcia n. 6, rimasta in stato di bozza, viene elaborata dal Compositore Anthony Payne basandosi su alcuni schizzi di Elgar e tre pagine manoscritte ritrovate nella “Colles Library” della Royal School of Church Music, ed è eseguita in prima mondiale il 2 Agosto 2006 dalla BBC Symphony Orchestra diretta da Andrew Davis.
Ciascuna delle prime cinque marce è dedicata a un Musicista amico di Elgar; la durata di ogni Marcia è di circa 5 minuti.
Il Titolo collettivo dell’Opera è tratto da una scena del terzo atto dell’Otello di Shakespeare che descrive lo sfarzo e le circostanze della guerra gloriosa:
Farewell the neighing steed and the
shrill trump,
The spirit-stirring drum, th’ear-piercing
fife,
The royal banner, and all quality,
Pride, pomp, and
circumstance of glorious war!
I singoli Brani, piacevoli all'ascolto anche al di fuori di ogni associazione nazionalista, costituiscono un insieme diversificato, ma unitario nella condivisione di sezioni alternate di Scherzo e Trio; la Marcia n. 1, inoltre, si è affermata anche in contesti diversi dalla tradizione militare.
Il Trio contiene la Melodia conosciuta come “Land of Hope and Glory” che, nel 1902, Elgar ha riutilizzato, con modifiche, per l’Inno d’Incoronazione di Re Edoardo VII; da allora è un appuntamento fisso all'ultima notte dei Concerti Proms e un Inno sportivo inglese.
Negli Stati Uniti il Trio è conosciuto come “The Graduation March” ed è suonato come Melodia processionale in tutte le scuole superiori e nelle Università durante la cerimonia di consegna dei diplomi; in Italia, con il titolo “Santa Chiesa di Dio”, è diventato un Canto religioso per le Chiese Cattoliche.
Marcia n. 1 in Re maggiore,
composta nel 1901 e dedicata a Alfred
E. Rodewald e ai membri della Liverpool Orchestral Society
Il
Brano inizia con un’introduzione molto vivace che apre verso un
tema caratterizzato da contrasti, eseguito prima dagli Archi poi
ripetuto da tutta l’Orchestra. Episodio ascendente dei legni e
ripresa del Tema iniziale con fanfara di trombe e tromboni. Un
tranquillo colpo di tamburo e piatti, accompagnato dai fagotti, segna
l’inizio del famoso lirico Trio, eseguito dai primi violini,
quattro corni e due clarinetti e successivamente ripetuto dall'intera
orchestra, comprese due arpe. La marcia termina con un breve ritorno
della musica d’apertura.
Marcia n. 2 in La minore,
composta nel 1901 e dedicata a
Granville Bantock
Questa Marcia è la più breve e semplice del
gruppo. Inizia con un forte richiamo degli ottoni, poi un tema
staccato e nervoso viene eseguito dagli archi a quali si uniscono
gradatamente altri strumenti; dopo un improvviso climax questa
sezione si ripete e apre verso un secondo tema proposto da corni e
clarinetti. Un vorticoso passaggio nei bassi conduce al Trio, la cui
semplice melodia è suonata dai legni con risposte degli Archi e
degli Ottoni. Conclude una breve coda brillante con rullo di tamburi
e accordi dei corni.
Marcia n. 3 in Do minore,
composta nel 1904 e dedicata a Ivor
Atkins
La Marcia n. 3 è caratterizzata da un’apertura solenne e
drammatica, affidata a clarinetti, fagotti e corni; la Melodia è
rinforzata dai colpi di tamburo.
Emerge dagli ottoni un tema vigoroso che esplode nel pieno dell’orchestra, poi riappare il tema cupo e il Brano termina bruscamente. Una tregua è nella sezione Trio che offre un motivo vivace del clarinetto col semplice accompagnamento degli archi.
Marcia n. 4 in Sol maggiore,
composta nel 1907 e dedicata a Georg
Robertson Sinclair
Nella seconda guerra mondiale questa Marcia,
con il testo di A.P. Herbert, è diventata il Canto patriottico “Song
of Liberty”, il cui ritornello inizia con “All men must be free”
(Tutti gli uomini devono essere liberi).
Le note d’apertura della Marcia sono
risuonate nella Cattedrale di St. Paul al termine della cerimonia
nuziale tra Carlo, Principe di Galles, e Lady Diana Spencer.
La
Melodia iniziale è introdotta dalle viole e dai legni più alti; si
uniscono le arpe e nella ripetizione anche i violini e i clarinetti.
Abbellimenti degli archi e altre ripetizioni. Una brevissima pausa
conduce al Trio; il tema è affidato a clarinetto, corno e violini
con accompagnamento di arpe, archi bassi e fagotti. Nella conclusione
ritornano i ritmi d’apertura.
Marcia n. 5 in Do maggiore,
composta nel 1930 e dedicata a Percy
Clarke Hull
Nonostante sia stata composta all'età di 73 anni,
questa marcia è caratterizzata da giovanile esuberanza.
Il Tema principale appare immediatamente, senza introduzione, e conduce al Trio che si sviluppa con un’ampia melodia simile a quella della marcia n. 1. Prima del trionfante finale ritornano i Temi dell’apertura e del Trio.
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